L’Hotel Rigopiano, spazzato via dalla slavina, era gestito dalla società Gran Sasso Resort, a cui lo aveva ceduto, a seguito del fallimento, la società Del Rosso Srl dei cugini Marco e Roberto Del Rosso, ex gestori della struttura. La struttura aprì i battenti nel 1972 ma assunse una veste completamente nuova nel 2007, quando fu ristrutturata e dotata di tutti i confort, tra cui centro benessere e piscina, nel 2007.

La storia dell’albergo e della Del Rosso, negli anni scorsi, fu segnata anche da un processo per presunto abuso edilizio conclusosi con una assoluzione a novembre, tanto che in paese e lungo la strada che porta all’hotel comparvero dei manifesti – tuttora visibili – in cui oltre agli auguri di buon Natale e felice 2017 c’era scritto a chiare lettere “Hotel Rigopiano: assolti con formula piena”.

Il procedimento coinvolse anche componenti della precedente amministrazione comunale di Farindola. Una vicenda che risale al 2008 ed è legata all’ampliamento e alla trasformazione di quello che era un edificio modesto, in un resort a 4 stelle. La vicenda è un filone dell’inchiesta “Vestina”, denominata così dal nome della Val Vestina e condotta dal pm Gennaro Varone: gli indagati per questo ramo d’indagine furono sette e tra questi l’allora sindaco di Farindola ed ex assessori. L’ipotesi dell’accusa era, in sostanza, che, in cambio di favori, avessero agevolato una sanatoria per consentire all’albergo di superare problemi con l’occupazione di suolo pubblico necessaria per ampliarsi. Il processo si è concluso un’assoluzione “perché il fatto non sussiste”, ma in ogni caso i fatti erano già andati prescritti.

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