Le Lucky Strike e le Camel finiscono sotto lo stesso ombrello societario. British American Tobacco ha messo sul piatto 49,4 miliardi di dollari per conquistare il controllo della rivale statunitense Reynolds, di cui aveva già il 42%, creando il maggiore gruppo mondiale del settore. La società britannica aveva presentato un’offerta per il 57,8% del capitale ancora non in suo possesso già lo scorso autunno. Reynolds, in novembre, aveva rifiutato. Ora Bat ha rilanciato, incrementando il corrispettivo proposto da 56,5 a 59,64 dollari per azione tra cash e azioni proprie.

La fusione dovrebbe permettere a Bat, che controlla 200 marchi tra cui Dunhill, Kent, Pall Mall e Rothmans, di diventare leder del tabacco negli Stati Uniti, dove Reynolds è attualmente numero due, e far fronte al progressivo calo della domanda. Non solo: l’operazione la fa anche entrare di prepotenza nel mercato Usa delle sigarette elettroniche, su cui Reynolds – nata nel 1875 – ha puntato negli ultimi anni. Inoltre l’integrazione, secondo la società statunitense, consentirà 400 milioni di dollari di risparmi sui costi.

Articolo Precedente

Fca, Delrio a Germania e Ue: “Non si danno ordini a un paese sovrano per le campagne elettorali”

next
Articolo Successivo

Conti pubblici, lettera della Ue all’Italia: “Serve aggiustamento da 3,4 miliardi”. Tesoro: “Giustificheremo scostamento”

next