Vincenzo è un pensionato. Ogni mese riceve 500 euro, ma tra affitto e spese non ce la fa. E così da 20 giorni sta seduto sugli scalini delle statue o vicino alle chiese, nelle vie dello shopping di Bologna. Vestito Babbo Natale, con tanto di parrucca e barba lunga, si mette a disposizione dei bambini, e non solo, che chiedono di fare una foto con lui. In cambio chiede un’offerta, magari i soldi del caffè. “Cinquanta centesimi, un euro. E’ come chiedere l’elemosina, ma a me non interessa – racconta -. Durante la giornata racimolo qualcosa e mi dà soddisfazione come se avessi lavorato”. Sessantasei anni, originario di Napoli, in passato ha gestito un bar, e poi lavorato per un’azienda del bolognese. Oggi però fa parte di quell’esercito di pensionati italiani con l’assegno minimo, che fa fatica ad arrivare alla fine del mese. Per questo, complice una certa somiglianza, ha deciso di travestirsi dal personaggio più amato dai bambini durante le feste. “Sono qui perché la pensione è troppo bassa. Non chiedo niente a nessuno, nemmeno alla famiglia. Con i soldi che raccolgo qui comprerò i regali di Natale ai nipoti, alla moglie e ai figli. Anche una miseria, ma basta il pensiero”.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez