Aeroporto Ciampino di Roma, giovedì 15 dicembre, ore 7.30: a pochi minuti distanza decollano due aerei blu, destinazione Bruxelles. Due diversi voli di Stato per portare il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro degli Esteri Angelino Alfano nello stesso luogo alla stessa ora. È la denuncia di Mario Giordano sulle pagine del quotidiano La Verità, che parla di uno spreco costato “70mila euro in un giorno”. “A qualcuno forse viene il sospetto – scrive il direttore del Tg4 – ma non potevano mettersi d’accordo e, per lo meno, andare insieme?”

Gentiloni e Alfano erano entrambi diretti nella capitale belga per prendere parte al Consiglio europeo, il primo per il nuovo capo del governo, ma anche l’esordio del leader di Ncd come ministro degli Esteri. Da Roma a Bruxelles esistono già molti voli di linea, che i due avrebbero potuto utilizzare, ma hanno preferito l’aereo di Stato. Inoltre risulta che l’Airbus 319 utilizzato da Gentiloni abbia all’incirca 40 posti, come si legge su La Verità, mentre Alfano ha preferito usare un “Falcon 50 da 9 posti“.

Secondo i calcoli riportati da Giordano, il primo volo è costato 50mila euro, il secondo altri 20mila. In tutto quindi fanno 70mila euro in un giorno. Tutto questo, ricorda Giordano nel suo articolo, mentre l’A340 voluto da Matteo Renzi rimane inutilizzato e costa 40 mila euro al giorno. Forse è stato l’orario di rientro diverso a giustificare l’impiego di due aerei: il premier è atterrato a Roma intorno a mezzanotte, mentre Alfano è tornato nella capitale molto prima, verso le 15.30.

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