Famiglia Cristiana si schiera a favore delle dimissioni della sindaca di Roma Virginia Raggi. Il sito del settimanale di ispirazione cattolica pubblica un articolo dal titolo “Giunta Raggi: game over” (sopra la foto), in cui traccia un bilancio fortemente negativo dei primi mesi di amministrazione, prendendo spunto dall’arresto di Raffaele Marra, capo del personale del Campidoglio e per mesi vicecapo di gabinetto della sindaca. La prima cittadina ha dichiarato di voler “andare avanti”, ma secondo Famiglia Cristiana “forse la sua esperienza politica è arrivata alla fine“.

“Fino a quando Virginia Raggi abuserà della pazienza dei romani?” è la domanda con cui comincia il pezzo di Francesco Anfossi. Secondo il settimanale cattolico, l’arresto di Marra sarebbe solo la punta dell’iceberg di una gestione della capitale che, dai rifiuti fino alle nomine di assessori e dirigenti, è sempre stata “turbolenta e contestata”. Sotto accusa finisce anche il rapporto tra la sindaca Raggi e la stampa: Anfossi cita la gaffe della lettera di papa Francesco, ma anche il video postato su Facebook per annunciare le dimissioni di Paola Muraro.

Famiglia Cristiana si chiede se l’esperienza della giunta 5 stelle non sia arrivata “al capolinea“. Viene sottolineato che la vicenda non mette in difficoltà solo la corsa del Movimento verso il governo nazionale, ma anche i rapporti interni. Da Beppe Grillo in giù, in molti avevano espresso dubbi sul ruolo di Marra. Anfossi conclude il suo articolo paragonando la situazione della sindaca Raggi a quella di Beppe Sala. Il sindaco di Milano e del Partito democratico è finito nel registro degli indagati per “falso ideologico e materiale” nell’inchiesta sulla Piastra Expo. La sua decisione di autosospendersi, secondo Famiglia Cristiana, rende per contrasto il comportamento di Virginia Raggi, “ancora più stridente“.

I nuovi Re di Roma

di Il Fatto Quotidiano 6.50€ Acquista
Articolo Precedente

Sala, Gomez: “C’è un fatto clamoroso legato a Expo che spiega perché non può fare il sindaco”

next
Articolo Successivo

Raffaele Marra, dalla melina sull’incarico all’aut aut dei vertici: la lunga resistenza della Raggi

next