La Procura di Milano chiede di processare Silvio Berlusconi. Il procuratore aggiunto Pietro Forno e i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio hanno ribadito, davanti al gup Carlo Ottone De Marchi, la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex premier accusato di corruzione in atti giudiziari nel procedimento cosiddetto ‘Ruby ter.

Oggi l’udienza preliminare a carico di Berlusconi è ripartita ‘da zero’. Già lo scorso 29 aprile, infatti, i pm avevano chiesto davanti al gup Marchiondelli di mandare a processo l’ex Cavaliere e gli altri imputati, ma poi lo scorso 3 ottobre la posizione di Berlusconi era stata stralciata per motivi di salute. Berlusconi, infatti, aveva in programma un periodo di cure a New York negli Stati Uniti, per problemi cardiaci. Ricovero a cui sono seguiti due controlli al San Raffaele di Milano. Il giudice aveva rinviato a giudizio la giovane marocchina e altri 22 imputati.

Al centro della vicenda ci sono le presunte false testimonianze rese dalle Olgettine e da altri ospiti delle serate di Arcore. Per il procuratore aggiunto Pietro Forno e i colleghi Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, Silvio Berlusconi avrebbe corrotto i suoi ospiti con 10 milioni di euro per spingerli a fare dichiarazioni a lui favorevoli ai processi Ruby e Ruby bis sui festini a luci rosse a Villa San Martino. La decisione del gup Ottone de Marchi sulla richiesta di mandare a processo Berlusconi arriverà in una delle prossime udienza, ancora da fissare. All’udienza di oggi, infatti, non era presente l’avvocato Franco Coppi, impegnato a Roma nel processo Mafia Capitale, ma era in aula solamente il suo collega Federico Cecconi. L’udienza preliminare sarà quindi rinviata per permettere all’avvocato dell’ex premier di prendere la parola in aula prima della decisione del giudice.

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