Massimo Ranieri ha sessantacinque anni. Uno lo vede lì, dentro la televisione, che bofonchia e dice cose che, in genere, non si perdonerebbero neanche alla nonnina di centosette anni che, intervistata dal TG4, dice di essere arrivata a quell’età nutrendosi solo di formaggi e verdure e invece Massimo Ranieri ha solo sessantacinque anni. Due in meno di Richard Gere, per intendersi. Passi la tinta di capelli, perché noi in Italia abbiamo Venditti, e lui è sicuramente il paletto più estremo in questo ambito, ma è proprio il suo riuscire a non dire niente in un lasso di tempo lunghissimo che stupisce.

Sei chiamato a fare il giurato per Sanremo Giovani, ok. Vai con l’entusiasmo di chi ha da poco saputo in cosa consiste esattamente questo benedetto esame per la prostata, ok. Te ne stai lì seduto di fianco a Amadeus e Fabio Canino e non riesci a prenderla come una faccenda che non lascerà strascichi, ok. Però non è che per ogni giudizio sui giovani che devi esprimere sei obbligato a prenderti il tempo che in genere un compositore medio-bravo impiegherebbe a scrivere una hit, testo compreso. E soprattutto, non è che puntualmente devi iniziare un discorso che lascia intendere l’eliminazione di qualcuno salvo poi cambiare idea al momento di esprimere il nome da eliminare, perché magari i giovani ci rimangono pure male. E in teoria è dei giovani che si dovrebbe parlare. Giovani che, visto la lungaggine dei tuoi commenti, rischiano di arrivare sul palco dell’Ariston non più giovani.

Insomma, ce ne sarebbe abbastanza per dire che ieri sera Massimo Ranieri era assolutamente fuori fuoco, e proprio per il suo essere fuori fuoco ha regalato i soli momenti interessanti del programma Sarà Sanremo. E proprio uno di questi momenti andrebbe sottolineato. Perché Massimo Ranieri ieri sera, 12 dicembre 2016, ha scoperto che esistono gli hipsters. Inconsapevolmente.

Perché succede che canta Francesco Guasti, uno dei concorrenti di Sanremo Giovani. Un ragazzo toscano, bravo, con una lunga barba da hipster. Niente di straordinario, basta vivere in Italia oggi per sapere di che stiamo parlando. Ma Ranieri non lo sa. Ne è del tutto all’oscuro. Così, nel commentare le tre canzoni in gara nel blocco di Guasti, ecco che Ranieri si lancia in un lungo e articolato complimento sulla sua barba. Dice che è sorprendente che ci sia un ragazzo come lui con un look così antico, fuori dal tempo, una cosa ottocentesca. Questo, dice, lo spinge a votare per lui, anche se poi si sbaglia e quasi lo elimina. Guasti ha una barba ottocentesca, quindi, apprendiamo. Una cosa antica. E noi che pensavamo avesse la classica barba da hipster. Quella che vediamo in un qualsiasi locale dei Navigli o a un concerto de I Cani. Forse, magari, ha ragione lui, Massimo Ranieri. Magari Guasti è fuori dal tempo e come lui tutti quei ragazzi coi maglioni a rombi e i calzoni coi risvoltini. A questo punto ci aspettiamo di vedere un servizio del TG4 anche su Ranieri, l’uomo più longevo d’Italia, lui è arrivato a sessantacinque anni portati così mangiando pane e cazzate.

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