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“Se il Presidente dovesse chiamarmi mi farei trovare pronto”. Lo dice il senatore di Forza Italia, Antonio Razzi. Non è l’ultima gag di Crozza girata con la telecamera nascosta – “Amico mio, amico caro, se il Presidente dovesse chiamarmi mi farei trovare pronto….Sì, pronto a farmi i cazzi miei….”. E’ proprio una dichiarazione di disponibilità di colui che tradì Di Pietro per confluire in Forza Italia, che si vantò in radio di non usare profilattici: “I giovani di oggi sono effeminati, io non ho mai usato un preservativo”, disse. Il senatore (ebbene sì, senatore) che andò in Corea del Nord a strisciare ai piedi di quella “bravissima persona” che è Kim Jong-Un, il dittatore asiatico in possesso del nucleare: “Se me lo chiede Berlusconi sono pronto a votare anche Totò Riina“.

Ecco, adesso Razzi è pronto a “guidare il paese”. Senza precauzioni.

Stringiamoci tutti attorno al Presidente Mattarella, al Gentiluomo taciturno, all’Uomo che sussurra agli eletti (che a volte sono cavalli). Da qui alla fine dell’anno per stringere certe mani gli servirebbero i guanti.

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