La prima giornata della tredicesima edizione dei Mondiali di nuoto in vasca corta a Windsor, in Canada, si illumina subito d’azzurro con Federica Pellegrini che prima vince l’oro nei 200 stile libero in 1’51″73 (passaggi 26″64, 55″01, 1’23″61), miglior prestazione italiana in tessuto e suo miglior tempo mai nuotato dopo il record del 2009 agli Europei di Istanbul, e poi trascina la staffetta 4×100 stile libero ad un argento mai conquistato prima. “Sono contentissima, questa medaglia chiude il cerchio di una carriera, nuotavo in corsia tre e per un po’ ho pensato a quella dannata finale Olimpica di Rio. Soprattutto il pre-gara è stato difficile. Poi mi sono sciolta, sono entrata in acqua ed ho disputato la gara perfetta in rimonta come piace a me”. Sono le parole della campionessa italiana.

Sono quarantasei così le medaglie internazionali tra europei, mondiali e olimpiadi di un’atleta fortissima capace di risalire sullo stesso podio a dieci anni di distanza da Shanghai 2006 (lì battuta dalla cinese Yang Yu) e a quattro mesi dalla delusione del quarto posto delle Olimpiadi di Rio. L’azzurra nei 200 stile libero batte in rimonta l’ungherese Katinka Hosszu, accreditata alla vigilia del primo crono mondiale (1’52″08), che chiude seconda in 1’52″28, dopo esser stata sotto il record del mondo per 150 metri. Poi il ritorno sontuoso della Pellegrini che chiude in 28″12 contro i 29″24 dell’italiana. Terza la giovanissima canadese Taylor Ruck, classe 2000, che chiude in 1’52″50. “Battere una come Hosszu (tre ori ed un argento a Rio, ndr) è sempre difficile e stimolante. L’avevamo preparata così con il mio allenatore ed è riuscita una gara perfetta. Questa medaglia è il frutto del sacrificio e della voglia di non mollare mai che fanno parte del mio dna anche a 28 anni”.

Soddisfazioni che arrivano alla fine con la staffetta 4×100 stile libero femminile con l’Italia che sale un gradino rispetto al bronzo di due anni fa e conquista l’argento iridato in 3’30″28 (frazioni: Ferraioli 53″51, Di Pietro 52″06, Pezzato 52″52, Pellegrini 52″19) dietro agli Stati Uniti (3’28″82). Terza l’Olanda in 3’31″10. Un argento ancora più bello perché nel finale il Canada, che aveva preceduto le azzurre, è stato squalificato per aver iscritto la campionessa olimpica dei 100 stile libero, Penny Oleksiak, come terza frazionista e poi l’ha schierata come quarta. Un errore banale che ha aperto la strada alla seconda medaglia iridata della storia delle azzurre volanti, condotte in prima frazione da Erika Ferraioli che chiude in 53″51 dal blocco. L’Italia sale di un gradino rispetto al bronzo di due anni fa e conquista l’argento iridato. Fabio Scozzoli, infine, centra la finale mondiale dei 100 rana col sesto tempo di 57″22 (26″78).

Articolo Precedente

Argentina, arbitro non fischia il rigore e la terna viene presa a pugni da calciatori e tifosi

next
Articolo Successivo

Il goal sbagliato dell’attaccante greco entra di prepotenza nella classifica delle papere calcistiche

next