‘Basta un sì’ al referendum, ma perché il messaggio sia ancora più efficace si è pensato di aggiungere un argomento convincente: il bonus alla Cultura inserito nella legge di Bilancio per i 18enni. Così il 3 novembre il comitato ‘Basta un Sì’ del circolo del Partito democratico attivo nei comuni di Molteno, Sirone e Garbagnate Monastero (Lecco) ha fatto recapitare ai ragazzi nati nel 1998 un volantino nel quale si invitano i neo maggiorenni a un incontro che si terrà, la sera del 7 novembre, presso la sala civica del comune di Sirone. La serata è stata presentata così: “Si parlerà della nostra proposta per il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e di come utilizzare 14890393_10207510899878340_3585687305630969989_oil bonus di euro 500 previsto dal governo Renzi per i nati nell’anno 1998”. Le prime reazioni sono state quelle dei consiglieri comunali di Molteno Giovanni Galimberti e Giovanni Elli, della lista ‘Progetto per Molteno’. Per loro con questo invito si utilizza il bonus come esca per i giovani. “Per affiancare in una serata il tema del referendum di revisione costituzionale al bonus di 500 euro – hanno scritto in una nota – serve essere spudorati, al limite dell’insolenza. Sembra di assistere al tentativo di comprarsi un ‘sì’ al referendum”. Il tutto, secondo Galimberti, dimostrando che anche quando si parla di riforma “non c’è intenzione di andare oltre i personalismi”. Contro l’iniziativa anche i senatori M5s Luigi Gaetti e Vito Crimi, che hanno rilanciato la denuncia su Facebook dell’attore Giulio Cavalli: “Ingannano i giovani come il gatto e la volpe”. Alla serata sarà presente anche la deputata del Pd Veronica Tentori. Che, interpellata da ilfattoquotidiano.it in merito all’opportunità di legare la questione del referendum con un incontro informativo sul bonus alla Cultura, ha risposto: “Ho dato la mia disponibilità al circolo del Pd per partecipare alla serata e parlare dell’utilizzo dei 500 euro ai 18enni, del resto non so nulla”. E dal circondario Pd Oggionese, il responsabile Ferdinando De Capitani si affretta a chiarire: “Andrò in fondo alla vicenda, perché l’incontro doveva essere l’occasione per parlare del bonus e non del voto del 4 dicembre”.

IL VOLANTINO DELLA DISCORDIA – L’onorevole Tentori ha dichiarato di non averlo neppure visto quel volantino. A leggerlo, invece, sembrano non rimare dubbi sull’intenzione del comitato ‘Basta un sì’ di parlare anche del referendum. Tanto che nell’invito si lancia un vero e proprio appello ai giovani: “Per la prima volta sei chiamata/o ad esprimere il tuo voto: non perdere l’occasione per approfondire la conoscenza sulla modifica della costituzione per dare un segnale forte di cambiamento della politica italiana” recita il volantino”. E dopo il bonus previsto dal governo Renzi si punta sul lavoro. “Nella prospettiva – continua il comitato ‘Basta un sì’-, anche, di una Europa più vicina alle esigenze dei giovani e che sappia ritrovare entusiasmo per operare scelte che facilitino soprattutto il lavoro ed il progresso sociale ed economico”. Infine si specifica che l’onorevole Tentori “aiuterà ad approfondire i temi” e si cerca di allargare la cerchia degli invitati: “Questo invito è stato recapitato personalmente a tutti i nati dell’anno 1998 dei tre comuni, ma ti chiediamo di estenderlo ai tuoi amici e conoscenti”.

LE REAZIONI – “Ma con chi credono di avere a che fare, con degli ingenui?” ha commentato a ilfattoquotidiano.it il consigliere Giovanni Galimberti. “Oggi il futuro è più che mai nebuloso e il lavoro retribuito dignitosamente sembra una chimera – ha sottolineato – quindi è logico che un bonus attiri l’interesse, ma presentarlo ai giovani, che per la prima volta esprimeranno il proprio voto, insieme alle ragioni del sì al referendum costituzionale è una vera e propria strumentalizzazione”. Da qui il contrappello ai diciottenni: “Servitevi del bonus, traetene quanta più cultura possibile, investite sul vostro futuro, non stancatevi mai di informarvi, la conoscenza è la chiave per il successo”. E sul referendum: “Informatevi sulla riforma, cercate online ‘servizio studi camera dei deputati riforma costituzionale’. Troverete in pdf il ‘Testo a fronte con la Costituzione vigente’, dove sono ben indicate le modifiche che sono oggetto di referendum. Senza slogan. Senza bonus. Senza esche”.

LA RISPOSTA DEL PD – Tornando all’incontro, la deputata Testori non è l’unica a dirsi all’oscuro di questa formula per l’incontro: ilfattoquotidiano. it ha contattato Ferdinando De Capitani, ex sindaco di Molteno per due lustri (dal 1999 al 2009) e responsabile del circondario Pd Oggionese, che comprende anche quello di Molteno, Sirone e Garbagnate Monastero: “È uno dei quattro comitati che fanno riferimento a noi – ha spiegato – e ne seguiamo la parte politica pur lasciando loro la piena autonomia”. Qualcosa è sfuggito di mano? “Devo dire che questa iniziativa è nata come un incontro organizzato dal Pd per parlare esclusivamente del bonus per la cultura e non certo del referendum. Pur essendo per il sì al referendum, condivido le perplessità sulla formula e sul contenuto del volantino” ha confermato De Capitani. “L’iniziativa è nostra – è la promessa – e mi assicurerò che lunedì non diventi altro. L’onorevole Testori parlerà a nome del circolo Pd e non del comitato ‘Basta un sì’”.

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