Televisione

Morgan da Maurizio Costanzo: “Mio padre era diventato violento. Dopo il suo suicidio abbiamo provato un po’ di sollievo”

L'ex giudice di X Factor e frontman dei Bluvertigo ha giocato con le parole meno del solito, si è aperto di fronte all'esperienza del re degli intervistatori della tv italiana, ha parlato poco o niente di musica e molto del padre suicida, della madre, delle figlie, della sua ancora bruciante esclusione da Sanremo qualche anno fa per le frasi sul crack

di Domenico Naso

La cosa migliore della puntata di ieri sera de L’Intervista, con Morgan ospite di Maurizio Costanzo su Canale5, è stata la sensazione, a un certo punto del programma, che i due protagonisti avessero dimenticato le telecamere e continuassero a parlare tra loro, a tratti senza neppure grande filo logico. Ma il dialogo-confessione che è venuto fuori è sembrato genuino, sicuramente più del solito quando si tratta di dover (provare a) intervistare l’ex giudice di X Factor e frontman dei Bluvertigo.

Ha giocato con le parole meno del solito, si è aperto di fronte all’esperienza del re degli intervistatori della tv italiana, ha parlato poco o niente di musica e molto del padre suicida, della madre, delle figlie, della sua ancora bruciante esclusione da Sanremo qualche anno fa per le frasi sul crack. “Dopo il suicidio di mio padre, in casa abbiamo persino provato un po’ di sollievo, perché negli ultimi tempi era diventato violento. Mia madre ha ridipinto tutte le pareti di casa”. E quel rapporto con il padre, interrotto così bruscamente e dolorosamente, sembra essere proprio l’origine di un’inquietudine che Morgan non ha mai nascosto e che anche ieri sera si è vista non poco durante l’intervista rilasciata a Costanzo.

Il Morgan padre, però, sembra molto diverso dal Morgan figlio: “Con le mie figlie sono divertente, spensierato, gioco sempre”. Dovresti vederle di più, stuzzica Costanzo, e lui risponde con un laconico “Madri permettendo”. Sull’ammissione di fare uso quotidiano di crack che gli era costata l’estromissione dal Festival di Sanremo e lo aveva costretto a un nazionalpopolare atto di pentimento addirittura a Porta a Porta, oggi Morgan torna con quella che lui stesso chiama “indignazione”: “Il problema è che l’Italia non è pronta per certi dibattiti. Forse altrove l’argomento sarebbe stato affrontato in maniera diversa. Mi obbligarono ad andare da Vespa. Dovrei fare come Pasolini, che una volta disse a Enzo Biagi di non voler dire quello che pensa perché sarebbe stato accusato di vilipendio”.

Costanzo veste i panni del padre e del confidente, comprensivo e aperto ma pronto a bacchettare quando Morgan si perde in qualche elucubrazione di troppo o tenta di sviare con i suoi efficaci giochi di parole. E forse solo Maurizio Costanzo poteva farlo parlare, metterlo in riga, riuscire a scardinare la corazza del personaggio per far emergere, per quanto possibile, l’uomo.

Il format che Maurizio Costanzo ha portato su Canale5 in fondo è di una semplicità disarmante. Solo lui e l’ospite, in un enorme cubo su cui scorrono immagini della vita dell’intervistato. Eppure la resa è efficace, gli ascolti molto alti. Merito delle scelte dei personaggi da intervistare, visto che Costanzo ha già ospitato Wanna Marchi, Fabrizio Corona e Belen Rodriguez, ma anche e soprattutto dell’arte del giornalista romano di fare breccia tra le difese dell’intervistato, affinata in decenni di talk show televisivi. Un altro esempio, l’ennesimo, che la rottamazione televisiva fine a se stessa non ha senso alcuno.

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