Esplosivi piazzati dentro giocattoli e pupazzi e poi lasciati per le strade di Mosul. Sarebbe l’ultima, infame, azione terroristica delle truppe dello Stato islamico. A riferirlo è il quotidiano inglese Guardian, ma fonti della sicurezza a Erbil lo hanno confermato anche all’agenzia Ansa. Fino ad oggi nelle zone liberate dai jihadisti i Peshmerga hanno bonificato ordigni per oltre 50 tonnellate di Tnt. Le fonti citate dall’Ansa confermano che l’obiettivo è quello di minare l’avanzata delle forze avversarie che si preparano a entrare in quella che è considerata la capitale del Califfato guidato da Abu Bakr al-Baghdadi. Per i bambini liberati, “un peluche sarebbe irresistibile, farebbero esplodere la bomba”.

Inoltre, secondo quanto riporta l’Osservatorio siriano per i diritti umani, oltre 300 bambini soldato dell’Isis sono stati uccisi a Mosul. I bambini sono conosciuti con il nome di leoncini del Califfato ed erano arrivati come rinforzi dalla Siria. Almeno 40 cadaveri, tra cui molti corpi di minori, sono già stati trasportati nella roccaforte degli jihadisti a Raqqa nelle ultime 24 ore. In totale, riferisce ancora l’Osservatorio, sono 480 i combattenti siriani uccisi nell’offensiva su Mosul.

Oggi, intanto, almeno 25 persone sono morte e oltre 60 sono rimaste ferite a causa dell’esplosione di 5 bombe a Baghdad. Nell’ultimo attentato in ordine cronologico, in un mercato di frutta e verdura del quartiere Hurriyah (a maggioranza sciita), sono morte almeno 10 persone e altre 34 sono rimaste ferite. In precedenza gli attacchi erano avvenuti in altri mercati della città, quasi tutti a nord. L’Isis ha poi rivendicato gli attentati.

 

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