Morto per overdose d’eroina, stavolta però è stato un cane a rimetterci la pelle. Si chiamava Ziggy ed era di Elia Cevoli, residente del quartiere Esquilino, in pieno centro a Roma. “L’otto ottobre scorso – racconta Elia – mio marito ha portato il cane qui al parco, ha fatto i suoi bisogni e ha iniziato a sentirsi male, si è spento lentamente, sicuramente ha trovato qui qualcosa per terra che l’ha ammazzato”. Presumibilmente il cane di Elia ha ingerito una dose di eroina nascosta chissà dove o buttata a seguito di una retata dai numerosi pusher del parco di piazza Vittorio. E da quando Ziggy è morto l’area cani è poco frequentata, come confermano i residenti. Un po’ di timore tra gli abitanti c’è, meglio portare il proprio animale a fare un giro attorno al palazzo. E oltre agli stupefacenti nel parco spesso capita di trovare siringhe usate e le istituzioni non sembrano assistere i residenti: “Mi è capitato spesso di segnalarlo – spiega un ragazzo che da anni porta il cane al parco – ma non c’è mai stata nessuna risposta da parte degli enti preposti”. Anche Paola Morano, del comitato Esquilino, ha segnalato più volte lo spaccio a cielo aperto, le siringhe e il degrado in cui versa il parco ma non pare abbia ottenuto risposte neanche lei. A quanto sembra il parco da una decina di giorni è anche senza illuminazione: “E’ stata manomessa la centralina – sottolinea Paola – e non sappiamo chi sia stato ma abbiamo il sospetto che l’abbiano fatto per spacciare più tranquillamente”.

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