Non solo la sagra dello stocco di Mammola patrocinata dal sindaco di Corsico Filippo Errante e organizzata da Vincenzo Musitano, genero del boss Giuseppe Perre detto u Maistru, ora sul piccolo comune dell’hinterland milanese, storicamente base operativa della ‘ndrangheta, si addensano altre nuvole. Sì perché dalla storia politica di Errante emerge un dato che ripropone la domanda: il sindaco poteva non sapere? Siamo alla tornata elettorale del 2010. Nella lista Corsico Vivere capeggiata da Errante (foto da profilo Fb) si candida Marco Molluso, milanese di nascita, calabrese di origine. Ma c’è di più: il giovane politico (è nato il 28 agosto 1983) si porta dietro una parentela di peso. Suo zio, infatti, si chiama Francesco Molluso, oggi in carcere con una pena molto lunga. Lo stesso viene così descritto dai carabinieri: “Arrestato nell’ambito dell’operazione Sud-Nord (1994) per sequestro di persona a scopo di estorsione, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti in concorso con i maggiori esponenti delle famiglie calabresi, la maggior parte originarie di Platì, residenti nella zona sud di Milano, affiliati alla cosca Papalia”.

Il giovane Molluso ha anche un altro zio, Giosefatto, coinvolto e condannato nell’inchiesta Infinito del 2010 e protagonista di un summit mafioso andato in scena il 20 aprile 1999 ai tavoli della pensione Scacciapensieri a Nettuno in provincia di Roma. In quel 2010, Marco Molluso sarà il terzo degli eletti. Questo, però, non gli permetterà di entrare in consiglio comunale. Corsico Vivere, infatti, non vince le elezioni. Sindaco diventa Maria Ferrucci, la consiglierà minacciata pochi giorni fa durante il consiglio comunale in cui si chiedeva conto del patrocinio alla sagra dello Stocco. Nel 2010, dunque, la minoranza manda in Comune una sola persona. Sarà l’attuale presidente del consiglio comunale Vincenzo Cirulli, politico e imprenditore immobiliare della zona. Non Errante, già consigliere a Buccinasco e non Molluso. Che arriva a quella tornata elettorale con già un inciampo giudiziario alle spalle. Nel 2006, infatti, finisce implicato nell’operazione Fast Money su un lucroso giro di spaccio di droga nel comune di Corsico e non solo. A dirigere l’affare un pregiudicato di origine calabrese. Per questi fatti, Molluso patteggia in primo grado una condanna a 4 anni per il reato di spaccio. E lo fa prima di candidarsi nella lista dell’attuale sindaco di Corsico Filippo Errante.

Marco Molluso, oltre alla passione politica, ha anche quella per il calcio. Oggi gioca da terzino nella prima squadra del Corsico calcio. Fino a qualche tempo fa presidente della società sportiva era Sabino Alvigi. Già titolare di una società immobiliare, il nome di Alvigi compare nell’inchiesta Parco sud sulla presunta cosca Barbaro-Papalia a Buccinasco. Inchiesta poi abortita in Cassazione. Dagli atti, però, emerge come lo stesso Alvigi (non indagato) è definito “vicino ai Barbaro”. E ancora: “Durante la permanenza in carcere di Rosario Barbaro, si dimostrava pronto a intervenire in soccorso dei familiari rimasti liberi”. Tra i vari presunti favori, anche un immobile dato in comodato d’uso al boss Domenico Barbaro detto Micu l’australiano. Nell’ordinanza d’arresto firmata dal giudice Giuseppe Gennari si legge: “Sembra che inizialmente fosse previsto un canone che Alvigi era intenzionato a chiedere ma Simona Droghi (moglie di Rosario Barbaro, ndr), in una conversazione ambientale usava il seguente argomento per non pagare il canone: E allora io a quel punto gli dico senti mio suocero (…) sta per uscire”. Conclude il gip: “In effetti nessun canone risultava poi pagato”. Tra Sabino Alvigi e il sindaco Filippo errante i rapporti sono certamente di amicizia. Lo stesso sindaco, però, precisa: “Nel 2010 non ho avuto tra i miei sostenitori, quando ero candidato nella lista Corsico Vivere, il signor Alvigi”. Mentre su Marco Molluso spiega: “Ricordo che nella lista c’era anche inserito non tra i primi nomi Marco Molluso scelto dall’allora candidato sindaco. Però credo che non avesse alcun precedente penale perché altrimenti sarebbe stato incandidabile. E comunque non è stato eletto”. E intanto il vice sindaco di Corsico, Flavia Perrotta, si è dimesso.

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