Il TAR del Lazio ha bocciato i ricorsi del M5S e di Sinistra italiana sul testo del quesito del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, giudicandoli “inamissibili per difetto di giurisdizione“. In pratica i due partiti d’opposizione hanno sbagliato la sede dove rivolgere i loro ricorsi. Danilo Toninelli, deputato del Movimento 5 Stelle commenta: “Sbagliato palazzo? Assolutamente no”. E rilancia: “Il Tar non ha bocciato nel merito il nostro ricorso, ha detto che lui non è il tribunale competente per decidere. Leggeremo le motivazioni e vedremo quali sono le strade alternative. L’obiettivo è chiaro: appena i cittadini italiani capiranno che dietro quel quesito c’è una truffa, una palla galattica dietro l’altra, si metteranno in fila per votare No contro questa schifezza”. Intanto però mancano solo sei settimane alla consultazione referendaria, e perplessità su questi ricorsi si registrano anche nel fronte del No, con il costituzionalista Massimio Siclari (che è per il No) che parla di “errore”. La replica di Toninelli: “Un’obiettivo lo abbiamo già raggiunto, grazie al nostro ricorso si sta parlando del quesito, se non lo avessimo fatto non se ne sarebbe parlato e quella parte degli italiani che fosse andata a votare leggendo solo il titolo della riforma, sarebbe stata truffata. Quindi noi una vittoria l’abbiamo già ottenuta. Invitiamo a leggere quello che c’è dietro a questo titolo-truffa e andiamo tutti a votare No”

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