La moto del futuro? Quella secondo BMW è progettata per non cadere mai, nemmeno da ferma senza cavalletto: merito del sistema “Self Balancing”, una sorta di mantenitore automatico dell’equilibrio che la casa bavarese ha anticipato sulla sua Motorrad Vision next 100, prototipo per una due ruote con motore elettrico. “In determinate situazioni di guida – sostengono in BMW – i sistemi potranno conferire alla motocicletta maggiore stabilità e assicurare al guidatore un livello di sicurezza superiore. I sistemi di assistenza manterranno automaticamente in equilibrio la motocicletta anche quando il guidatore sarà già sceso”. Roba alla David Copperfield

Ma non si facciano prendere dal panico i dueruotisti amanti della guida fra i cordoli, perché la Motorrad Vision next 100 è pensata anche per esaltare i piloti più esperti che potranno contare su una moto più agile, in grado di aiutare il suo centauro a valorizzare le proprie abilità “e intensificare positivamente le proprie esperienze”. Significa che la moto BMW del futuro potrà essere guidata dal nonnetto che ci va a prendere il caffè al bar e dal suo nipotino col pallino per Valentino Rossi.

Gli amanti della tecnica saranno poi esaltati dal telaio della tedesca, “flessibile” e senza snodi. In pratica quando si gira il manubrio, cambia la confermazione stessa dello chassis, ed il livello di resistenza alla torsione è proporzionale alla velocità: più si va di fretta maggiore resistenza offre alla sterzata, leggerissima da fermo.

E siccome la tecnologia non è mai troppa, in BMW hanno pensato pure alla tuta climatizzata in grado di favorire la circolazione e supportare o rilassare la muscolatura a seconda dei frangenti. “Nella guida a velocità superiore – dichiarano i bavaresi – la zona della nuca dell’abbigliamento del guidatore può essere gonfiata d’aria, così da sostenere la colonna vertebrale cervicale e aumentare il comfort. Delle aperture variabili provvedono a una ventilazione supplementare”.

Attraverso l’analisi del battito cardiaco e della temperatura corporea, la super tuta adatta al meglio la climatizzazione. Inoltre “l’abbigliamento fornisce delle indicazioni sulla navigazione oppure segnala il raggiungimento del campo limite nella guida in piega attraverso degli elementi vibranti inseriti nelle maniche e nelle gambe dei pantaloni”. Non male, vero?

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