Terminata la direzione nazionale del Partito democratico a Roma, Roberto Speranza, boccia le aperture del segretario del Pd e presidente del Consiglio Matteo Renzi: “Se resta l’Italicum al referendum costituzionale confermo che voterò no, perché non c’è una chiara intenzione di modificare la legge elettorale”. Tesi opposta sul fronte rendiamo del PD: “L’apertura è sincera” afferma Graziano Delrio, ministro dei Trasporti ed Infrastrutture, il quale però glissa quando riportiamo le affermazioni di Speranza: “Non crede ci sia volontà reale di cambiare l’Italicum? Un passo alla volta”; e se Emanuele Fiano, che definisce la relazione di Renzi “magistrale” si dice convinto che la minoranza dem abbia colto la volontà sincera di Renzi, subito questo è smentito da Davide Zoggia: “la relazione di Renzi? E’ stata insoddisfacente. Volevamo una iniziativa del PD e del Governo di cambiare l’Italicum prima del referendum e questa volontà non mi pare ci sia”.
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