Durante il dibattito sul Referendum Costituzionale, che si è tenuto sul palco della Festa dell’Unità a Roma e che ha visto contrapporsi Massimo D’Alema a Roberto Giachetti, si è anche parlato approfonditamente della legge elettorale. Per il vicepresidente della Camera e duputato dem, l’Italicum va bene così com’è. Per tutta risposta D’Alema liquida la posizione del collega di partito così: “Se uno fa lo sciopero della fame contro il Porcellum per il collegio uninominale e poi esulta per l’Italicum era meglio che mangiavi la porchetta per sessanta giorni”. Poi durante una pausa pubblicitaria del dibattito, andato in onda in diretta su La7 D’Alema afferma: “Io non mi sono candidato, quindi il Porcellum non mi ha fatto neppure comodo”. A quel punto Giachetti incalza l’ex presidente del Consiglio e presidente della Fondazione ‘Italianieuropei’: “Cioè, tu non sei stato mai letto col Porcellum?” D’Alema è costretto ad ammettere che sì, anche lui è stato eletto con le liste bloccate e dunque nominato: “Ma poi me ne sono andato”. “Ma che te ne sei andato! Che stai dicendo? Ma mandiamola in diretta questa cosa”, si rammarica Giachetti

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