“L’archiviazione dell’indagine è la dimostrazione che abbiamo sempre agito con la massima correttezza. Ora mi aspetto che qualcuno faccia un passo indietro”. A poche ore dalla notizia dell’archiviazione dell’indagine sulle nomine del Teatro Regio di Parma, Federico Pizzarotti convoca la stampa e si lascia andare a uno sfogo per tutto quello che lui e il suo gruppo hanno dovuto subire in questi mesi di limbo. Prima tra tutte, la sospensione dal Movimento 5 stelle. “Siamo stati attaccati da ogni parte, non so in quanti hanno chiesto le mie dimissioni – attacca il sindaco – Ora riteniamo che sia tempo che la sospensione venga immediatamente sciolta, ma non solo. Mi aspetto che qualcuno dei vertici del Movimento venga a Parma e si chiariscano le posizioni. Penso che questo fatto sia l’occasione giusta. Se invece la convinzione è quella di continuare una lotta al vertice, non è questo che vogliamo, perché quello che è importante è rimettere al centro il bene del Movimento e il suo futuro. Ci sono problemi che vanno discussi e che stanno uscendo ora, bisogna pensare a una gestione diversa e tornare ai valori originari dei Cinque stelle”.

Pizzarotti vuole un confronto, e soprattutto rientrare nel Movimento a testa alta, come parte integrante e attiva della forza politica. Nel suo discorso l’attacco è per il senatore Pd Giorgio Pagliari, che con il suo esposto ha fatto scattare l’indagine sul Regio, ma è soprattutto dei Cinque stelle che il sindaco vuole parlare. Ora al gruppo di Parma, che dal 13 maggio scorso aspetta un verdetto sulla posizione del primo cittadino sospeso dal Movimento, un semplice reintegro non basta, quello che si vuole è uscire dall’isolamento forzato: “Non vogliamo tornare a come era prima della sospensione, per questo oggi festeggiamo a metà, perché resta l’amarezza di un isolamento insensato figlio di personalismi più che di questioni politiche” aggiunge il capogruppo Marco Bosi.

Da più di un paio di anni Parma subisce l’oscuramento dal blog di Beppe Grillo, e il gruppo ducale non è stato nemmeno invitato a partecipare con uno stand alla manifestazione Italia 5 stelle che si terrà il 24 e 25 settembre. Ma Pizzarotti continua a ripetere che non si è mai sentito fuori dal Movimento, così come non si è mai sentito sospeso. Per questo annuncia che non ricorrerà a vie legali, perché “di fatto la sospensione non esiste. L’indagine sul teatro Regio è solo stata una scusa per sospendermi, ma la sospensione non esiste perché non è normata, io non mi sono mai considerato sospeso, nemmeno dal punto di vista formale” continua. Pizzarotti ripete di sentirsi ancora parte del M5s. “Non mi sono mai sentito fuori dai valori del Movimento. Non mi sento vicino a quello che adesso i vertici stanno rappresentando o a quello che è diventato un gioco di forza tra diverse entità. Non passa giorno che consiglieri regionali o comunali mi chiamino per dire che non si sentono rappresentati”.

Anche da questo punto di vista il sindaco di Parma si mette ancora una volta a disposizione, aspettando che dall’alto arrivi un segnale che lo riabiliti a tutti gli effetti nella forza politica con cui è stato eletto e gli conceda di nuovo il diritto di essere a tutti gli effetti un rappresentante dei Cinque stelle, e non solo a parole. “La mia priorità è la città e i miei cittadini, e devo ancora decidere se candidarmi o meno per il prossimo anno – aggiunge – Però mi sento di mettermi a disposizione, non ho detto che mi candidato alla governance del Movimento, ma se qualcuno lo ritenesse necessario, darei la mia disponibilità per risolvere i problemi che il Movimento ha e che oggi sono evidenti agli occhi di tutti”.

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