Una formula per definire la nuova Ampera-e? Democraticamente quotidiana. La nuova generazione dell’elettrica Opel arriverà sul mercato a primavera del prossimo anno ma sarà presentata al pubblico all’imminente Salone di Parigi (1-16 ottobre). Intanto la casa del fulmine ne diffonde foto e dati tecnici ufficiali. L’asso nella manica del nuovo modello è certamente l’autonomia: 400 km, secondo l’omologazione con criteri europei Nedc (una simulazione fatta in laboratorio), il 25% in più rispetto alla migliore concorrenza di Renault e Nissan. Mentre in condizioni di guida reali, quelle che incontriamo tutti i giorni, i tecnici Opel stimano che l’auto possa percorrere oltre 300 km: abbastanza per non farsi prendere dall’angoscia di rimanere a piedi con le batterie scariche.

“Con Ampera-e porteremo sul mercato un’automobile elettrica adatta a un utilizzo quotidiano. Quest’auto non vuole essere un modello ecologico di lusso bensì dimostrare che la mobilità elettrica è accessibile anche a un pubblico più vasto”, dice Karl-Thomas Neumann, ad del brand tedesco. Dato questo intento di democratizzazione dell’auto elettrica, è lecito attendersi un prezzo di listino competitivo – quello definitivo sarà ufficializzato più avanti – mentre fra le dotazioni figureranno il sistema “IntelliLink” con hotspot wi-fi, servizi telematici OnStar e compatibilità con smartphone mediante Apple CarPlay e AndroidAuto.

La nuova EV tedesca è lunga 4,17 metri e promette spazio in abbondanza per 5 passeggeri (il bagagliaio ha una volumetria di 381 litri): merito delle batterie agli ioni di litio da 60 kWh, collocate nella parte inferiore dello chassis per non sottrarre spazio nell’abitacolo. Queste ultime sono collegate al motore elettrico da 204 CV di potenza, capace di far scattare l’auto da 0 a 50 km/h in 3.2 secondi, mentre la velocità massima è autolimitata a 150 orari. Durante le fasi di decelerazione il pacco batterie si ricarica convertendo l’energia cinetica in elettrica: l’auto è dotata di modalità di funzionamento dedicate – si chiamano “Low” e “Regen on Demand” – che, grazie al freno motore, massimizzano questo processo di recupero.

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