L’annuncio è arrivato alla vigilia dell’11 settembre. Che in Cile, prima di essere l’anniversario dell’abbattimento delle Twin Towers, è il giorno in cui si ricorda il golpe del 1973. Una data non casuale, dunque, quella scelta dalla figlia di Salvator Allende, la 71enne Isabel, per annunciare la sua volontà di correre per le prossime presidenziali cilene, previste per la fine del 2017, che decreteranno il successore di Michelle Bachelet.

Prima donna eletta alla presidenza del Senato nella storia del suo Paese, la Allende – cugina della scrittrice sua omonima – è leader del Partito Socialista, lo stesso guidato dallo storico leader marxista divenuto presidente del Cile nel 1970, e ucciso tre anni più tardi al termine di un colpo di stato militare.

Isabel Allende dovrà ora concorrere alle primarie della coalizione di centro sinistra Nueva Mayoria. Suo avversario sarà il socialdemocratico Ricardo Lagos, già capo dello Stato dal 2000 al 2006. Dall’altro lato dello schieramento politico, la destra sta pensando a candidare Sebastian Pinera, anche lui alla guida del passato in un passato molto recente (dal 2010 al 2014).

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