Spiagge dorate, resort di lusso affacciati su un mare cristallino e felici vacanzieri impegnati in sport acquatici. E’ questa l’immagine che il ministero del Turismo del governo Assad vuole diffondere del Paese contenuta in un video promozionale dal titolo “Syria is always beautiful”. Non una parola, men che meno un’immagine, sulla distruzione provocata dalla sanguinosa guerra civile che funesta il lo stato mediorientale dal 2011. Meglio fare finta di niente e mostrare le spiagge di Tartous, località balneare ancora sotto il regime. Prima delle rivolte contro la dittatura Damasco poteva contare su più di otto milioni di turisti ogni anno. Oggi conta i morti, più di 400mila e gli sfollati che ammontano alla metà dell’intera popolazione. Sicuri che la Siria sia sempre bella?

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