“Interferenze nelle graduatorie per l’assunzione dei dirigenti comunali”. Con questa accusa il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli (Pd) e gli assessori della sua giunta sono indagati dalla procura. A riportarlo è il quotidiano La Nazione precisando che i reati contestati ai membri della giunta di centrosinistra che governa la città toscana, in cui le elezioni comunali si svolgeranno il prossimo anno, vanno, a vario titolo, dall’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione all’abuso d’ufficio e dalla concussione al falso.

Nel mirino degli inquirenti, spiega ancora il quotidiano, ci sono le presunte interferenze di Bertinelli e dei componenti della sua giunta nei concorsi e nelle graduatorie per l’assunzione di nuovi dirigenti comunali. Gli indagati sono complessivamente 16: oltre al sindaco e ai suoi cinque assessori ci sono anche funzionari e dirigenti pubblici. L’inchiesta è partita da una denuncia presentata da alcuni dipendenti dell’amministrazione comunale pistoiese.

Il sindaco Bertinelli si è difeso su Facebook dicendo di non aver ricevuto ancora nessuna comunicazione da parte della magistratura. “Le procedure relative alla selezione del personale”, ha scritto, “sono state seguite da questa amministrazione secondo criteri di massima trasparenza, pubblicità e con assoluto rigore”. Il primo cittadino ha detto di essere disponibile a collaborare con la magistratura e ha poi concluso: “L’indagine nasce da un esposto presentato da alcuni dipendenti dell’Ente, la Procura aveva l’obbligo di aprire un fascicolo e dunque non poteva fare altro che avviare un’indagine. Considero non da oggi, peraltro, l’obbligatorietà dell’azione penale un principio di autentica civiltà giuridica”.

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