Dopo 36 anni mancano ancora i mandanti, la “piena verità” e quindi la piena giustizia. E’ il sindaco Virgininio Merola ad aprire la commemorazione per l’anniversario della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, quando una bomba uccise 85 persone e ne ferì oltre 200. “Si sono fatti dei passi avanti significativi, come l’approvazione del reato di depistaggio, ma c’è ancora da raggiungere la verità, e quindi la giustizia piena, per arrivare ai mandanti” ha detto il primo cittadino durante il corteo a cui ha partecipato anche la comunità islamica. “L’approvazione del reato di depistaggio – ha sottolineato Merola – è un passo significativo che testimonia l’impegno delle istituzioni per la nostra città. Bisogna trasformare il dolore di 36 anni fa in consapevolezza, dare un senso a questo dolore, cosa di cui abbiamo bisogno anche rispetto a quello che sta succedendo nel mondo”.


video di David Marceddu

Mattarella: “Andare avanti per la piena verità”
Di “piena verità” parla anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha voluto inviare un messaggio a Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione familiari delle vittime: “La strage di Bologna era iscritta in una strategia che mirava a destabilizzare le istituzioni e la sua matrice è stata accertata dalle conclusioni giudiziarie. Permangono ancora domande senza risposta e la memoria è anche sostegno a non dimettere gli sforzi per andare avanti e raggiungere quella piena verità, che è premessa di giustizia”.  “Il terrorismo – ha proseguito il Capo dello Stato – che il nostro Paese ha conosciuto e sconfitto grazie alla sua unità e alla fedeltà, mai venuta meno, ai principi della democrazia e del diritto, oggi si manifesta nel mondo in forme nuove e con una ferocia non certo inferiore. Il senso di umanità che ci lega e i valori democratici che poggiano sul valore assoluto della persona ci daranno la forza per battere la follia distruttrice dei nuovi seminatori di morte”.


video di David Marceddu

Bolognesi: “La pista palestinese è sciacallaggio”
Sulla matrice della strage è tornato a parlare anche il presidente dell’associazione dei familiari e deputato, Paolo Bolognesi. C’è un nuovo libro – ha detto Bolognesi – “che ripercorre la pista Palestinese. E’ sciacallaggio. Questi personaggi non si accontentano di mettere avanti altre piste, ma con sciacallaggio prendono in mezzo varie vittime che sono state uccise all’interno di questa strage. E’ un fatto deleterio, da condannare”. Il libro a cui si riferisce il deputato è I segreti di Bologna, di Valerio Cutonilli e del giudice Rosario Priore (edizione Chiarelettere). Bolognesi ha criticato la casa editrice “che ha permesso di scrivere questo libro”. “Per vendere qualche libro in più… è una scelta squallida e noi come familiari delle vittime la condanniamo in toto”, ha spiegato. Anche il presidente dell’associazione, come il sindaco Merola, ha poi apprezzato l’introduzione “per la prima volta in Italia del reato di depistaggio, uno strumento in più per perseguire queste situazioni che nascondono la verità ai cittadini. E’ un fatto importante e qui il governo si è impegnato e ha mantenuto la parola. Ci sono voluti 23 anni, ma ce l’abbiamo fatta”.

De Vincenti: “Risolti problemi sulla legge a favore dei familiari delle vittime”
In piazza a rappresentare il governo c’era Claudio De Vincenti. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha annunciato che una serie di problemi di applicazione della legge 206, a favore delle vittime del terrorismo e delle stragi, sono stati risolti. “L’anno scorso ho preso alcuni impegni – ha detto – oggi sono qui a rendere conto. Ben consapevoli che non c’è risarcimento che ripaghi il dolore di chi ha perso un familiare, i risarcimenti sono un segnale che lo Stato democratico riconosce quel dolore concretamente. Per questo una serie di problemi che erano stati segnalati per l’erogazione dei benefici e piena omogeneità dei criteri per l’erogazione a chi ne ha diritto sono stati risolti. Alcune cose devono essere completate, ma molto è già stato fatto”.  Inoltre il governo, ha aggiunto De Vincenti, sta accelerando sulla cosiddetta direttiva Renzi, sulla desecretazione degli atti non classificati. “E’ un segno di trasparenza e democrazia – ha detto – ho scritto una lettera alle amministrazioni per l’accelerazione dei versamenti: è cominciato il versamento di tutte le amministrazioni”

Comunità islamica: “Siamo contro tutti i terrorismi”
Anche la comunità islamica di Bologna era presente al corteo per la memoria del 36mo anniversario. Un gruppo di esponenti della comunità ha sfilato con uno striscione con la scritta “Contro tutti i terrorismi“. “Vogliamo partecipare per dire che il terrorismo non può trovare giustificazione, è un comportamento umano irrazionale”. Così Yassine Lafram, presidente della comunità. “Sentivamo il bisogno di esserci, per ribadire la nostra condanna a ogni forma di terrorismo”, ha aggiunto.

 

 

 

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