Partire zaino in spalla sulle strade che un tempo hanno fatto la storia dell’Italia, seguire le orme dei pellegrini che secoli fa si mettevano in viaggio spinti dalla fede, ripercorrere le vie tracciate da pastori e commercianti per spostarsi da un luogo all’altro. Nel 2016, proclamato dal ministro Dario Franceschinianno nazionale dei cammini”, l’Italia si riscopre un paese da esplorare a passo lento. Una conferma che arriva dopo anni in cui in tutta la penisola si è assistito a un progressivo interesse dei viaggiatori per i cammini storici, e alla rinascita e alla valorizzazione di molti di essi.

L’anno del Giubileo della misericordia ha dato nuova linfa ai luoghi di devozione che da sempre sono meta di pellegrinaggio e in particolare alla Via Francigena, che ha tutte le carte per diventare l’equivalente italiano del Cammino di Santiago di Compostela. Ma la fede non è la principale ragione che muove i camminatori. Andare a piedi si sta affermando sempre più come una nuova forma di turismo capace di far rinascere luoghi abbandonati, borghi di montagna, parchi naturali ancora sconosciuti alle masse. Un modo nuovo di viaggiare e conoscere il territorio, come è spiegato anche nel vademecum per pellegrini e per camminatori stilato da Luca Bruschi, direttore dell’associazione Europea delle Vie Francigene.

Si va dalle classiche raccomandazioni su cosa portare, come scarpe tecniche ben collaudate, reparto infermeria e macchina fotografica, fino agli spunti su come assaporare al meglio il significato del cammino. Per esempio, “essere curiosi” e soprattutto, “rallentare il ritmo: prendersi la cosa più importante che oggi abbiamo e che spesso ci sfugge: il tempo – si legge – Per riflettere, per pensare, per decidere, per ascoltarci, per conoscerci, per stare in silenzio, per scrivere, per andare incontro a chi cammina al nostro fianco, per sorridere. Camminare con altre persone al fianco, anche compagni di viaggio appena conosciuti, trasmette un indelebile legame con queste persone. Si dice che camminare un giorno intero con una persona, equivale a sette anni di amicizia vissuta insieme”.

In Italia sono quasi settemila i chilometri percorribili da nord a sud, suddivisi in circuiti e itinerari di difficoltà e lunghezze diverse in cui si fondono storia, arte, sacro e profano. Nei siti sparsi in Rete si possono trovare i vari percorsi divisi in tappe, con mappe dettagliate, informazioni utili, elenchi di luoghi dove mangiare e dormire. Ilfattoquotidiano.it ne ha selezionati dieci che meritano una partenza a piedi.

(Le foto dei cammini sono tratte dai rispettivi siti ufficiali)


Anno dei cammini, da Assisi alla via Francigena: da Nord a Sud ecco i dieci migliori percorsi d’Italia

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