Musica

Bruce Springsteen, un greatest hits e l’attesa autobiografia: così il boss festeggerà il sessantasettesimo compleanno

Non si sono ancora placati i ben riposti entusiasmi e le sterili polemiche riguardanti i live tenuti da Bruce Springsteen a Milano e Roma, che per bocca dello stesso cantautore americano arriva una notizia di quelle che non possono far fibrillare i fan

di Michele Monina

Non si sono ancora placati i ben riposti entusiasmi e le sterili polemiche riguardanti i live tenuti da Bruce Springsteen a Milano e Roma, che per bocca dello stesso cantautore americano arriva una notizia di quelle che non possono far fibrillare i fan del Boss. Il 23 settembre, data in cui il rocker del New Jersey soffierà sessantasette candeline sulla torta di compleanno uscirà la prima parte di un megaregalo che il nostro ha pensato per il suo popolo, l’album Chapters and Verse. Quattro giorni dopo, e questa è una notizia che invece gira da tempo, sarà la volta dell’attesissima autobiografia, edita da Simon & Schuster, Born to run, da noi sotto marchio Mondadori.

Quindi, ad anticipare il libro in cui il Boss racconterà la sua lunga storia di cantautore, arriva il corrispettivo discografico: una raccolta che vedrà una a fianco all’altro diciotto canzoni, una sorta di selezionatissimo Greatest Hits che però vedrà la presenza anche di sei brani inediti, arrivati direttamente dai primi anni di carriera di Springsteen. Anzi, stando a quanto riporta la tracklist pubblicata dal Boss e qui sotto riportata i brani in questione sarebbero addirittura antecedenti alla sua carriera, con la presenza di demo di Springsteen quando ancora era adolescente, ben prima, quindi, di quando il suo futuro manager e produttore storico Jon Landau lo avrebbe definito “il futuro del rock”.

Il titolo dell’album, Chapters and Verse, rimanda a un gioco di parole. Se infatti da una parte il senso delle due parole una affianco all’altra è quello che in italiano potrebbe suonare come “per filo e per segno”, dall’altro è evidente che il rimando ai capitoli proprio della biografia Born to run non sia solo immaginario. Una biografia in musica, quindi, e del resto il Boss ha spesso messo in scena la sua vita, oltre che la vita dell’americano medio. Noto è infatti come, dopo essere diventato una sorta di eroe della middle class con le sue canzoni in cui riusciva a raccontare la provincia americana come pochi altri, una volta diventato una ricca rockstar Springsteen abbia deciso di raccontare anche la sua vita privata, mettendo in piazza i suoi problemi amorosi con la sua prima moglie. Lo ha fatto in una serie di album che, per la prima volta, trasformavano un “noi” molto facilmente riconoscibile, in un “io” altrettanto identificabile, incidendo anche i suoi album meno riusciti. Tunnel of love, Human Touch, Lucky Town, quelle che, riguardando la sua carriera nel complesso, sono le sue opere più deboli, sono in realtà servite a permettere al cantautore del New Jersey una evoluzione, evoluzione che gli ha poi permesso di rimettersi a raccontare la società, con uno sguardo quasi da storico. Album come The Ghost of Tom Joad, per fare qualche titolo, o The Rising, figlio dell’11 settembre, sono all’altezza dei primi lavori del nostro, capisaldi della musica contemporanea come Born to run, Darkness on the Edge of Town, The River, portato proprio quest’anno in tour, Nebraska o Born in the USA.

Baby I — The Castiles (recorded May 2, 1966, at Mr. Music, Bricktown, NJ; written by Bruce Springsteen and George Theiss; inedita)
You Can’t Judge a Book by the Cover — The Castiles (recorded Sept. 16, 1967, at The Left Foot, Freehold, NJ; written by Willie Dixon; inedita)
He’s Guilty (The Judge Song) — Steel Mill (recorded Feb. 22, 1970, at Pacific Recording Studio, San Mateo, CA; inedita)
Ballad of Jesse James — The Bruce Springsteen Band (recorded March 14, 1972, at Challenger Eastern Surfboards, Highland, NJ; inedita)
Henry Boy (recorded June 1972, at Mediasound Studios, New York, NY; inedita)
Growin’ Up (recorded May 3, 1972, at Columbia Records Recordings Studios, New York, NY; previously appeared on Tracks)
4th of July, Asbury Park (Sandy) (1973, The Wild, The Innocent & the E Street Shuffle)
Born to Run (1975, Born To Run)
Badlands (1977, Darkness On The Edge Of Town)
The River (1980, The River)
My Father’s House (1982, Nebraska)
Born in the U.S.A. (1984, Born In The U.S.A.)
Brilliant Disguise (1987, Tunnel Of Love)
Living Proof (1992, Lucky Town)
The Ghost of Tom Joad (1995, The Ghost of Tom Joad)
The Rising (2002, The Rising)
Long Time Comin’ (2005, Devils & Dust)
Wrecking Ball (2012, Wrecking Ball)

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