Un uomo di nazionalità irachena è stato trovato in possesso di esplosivi e arrestato a Lodz, in Polonia. Secondo una portavoce della procura della città, Beata Marczak, sono state tuttavia rinvenute “piccole quantità di esplosivi” non sufficienti a “innescare un’esplosione”. Il 48enne è attualmente agli arresti domiciliari, in misura preventiva per due mesi, e rischia fino a otto anni di carcere ma, sempre secondo la Procura, “non ci sono basi per accusarlo di terrorismo.

Un’inchiesta sul caso è stata aperta sotto la supervisione dell’Agenzia per la sicurezza interna polacca. Gli inquirenti starebbero cercando di verificare l’identità dell’uomo, di cui non è stato reso noto il nome, poiché i documenti che aveva con se appaiono eccessivamente “semplici” e inoltre risulta essere residente in Polonia ma senza fissa dimora. Secondo il canale tv privato polacco Polsat News, l’uomo aveva con sé alcune note riferite a preparativi per “atti terroristici” da compiere principalmente contro “esercizi commerciali francesi” in Polonia. In base a indiscrezioni riportate su alcuni media polacchi, tracce di esplosivo sarebbero state trovate anche a Cracovia, nell’abitazione in cui avrebbe soggiornato ultimamente l’iracheno.

L’arresto precede di un giorno l’avvio, nella stessa città del sud della Polonia, della Giornata Mondiale della Gioventù, a cui parteciperà Papa Francesco a partire dal 28 luglio. Per l’evento, che si terrà dal 26 al 31 luglio sono sono attese centinaia di migliaia di pellegrini, 77mila solo gli italiani. Per il ministro dell’Interno Mariusz Blaszczak non esiste alcun problema sicurezza intorno all’evento: “Le misure già adottate sono sufficienti”.

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