“Volevo solo portare qualcosa a mia figlia, non ho un lavoro. E’ il suo compleanno, volevo solo portarle qualcosa da mangiare”. E’ il 18 luglio scorso. Al supermarket Eurospin di via Millio, in borgo San Paolo a Torino, un uomo cerca di rubare del parmigiano, qualche scatoletta di tonno, della carne e un dessert. Si tratta di un italiano di 32 anni, disoccupato. All’uscita, però, il direttore del supermercato e un’addetta se ne accorgono e cercano di bloccarlo. Lui si dimena. Prova a liberarsi. Non ci riesce. Quando i carabinieri arrivano lo arrestano con l’accusa di tentata rapina, perché che oltre al tentativo di rubare la spesa ha innescato una colluttazione.

Il 32enne, con qualche piccolo precedente alle spalle e problemi di droga, è stato processato il 20 luglio: condanna a cinque mesi con le attenuanti, scarcerato con l’obbligo di presentazione alle forze dell’ordine. Davanti agli inquirenti si è difeso dicendo di “non riuscire a trovare un lavoro e di non avere nemmeno i soldi per fare un regalo alla figlia”. Per questo ha deciso di entrare nel supermercato e rubare la spesa. Dopo sarebbe passato da casa dell’ex compagna, con la quale è rimato in buoni rapporti, per regalare il dolce alla figlia.

“Dal verbale – ha detto in aula la stessa vice-procuratore aggiunta Sabina Merlatti – si capisce bene che era soltanto spaventato. Non siamo in presenza di una persona violenta”. La giudice Irene Gallesio ha accolto questa versione. Al termine dell’udienza – come confermato a ilfattoquotidiano.it – un carabiniere ha raccontato che alla fine sono stati gli stessi militari a regalare un dolce alla bambina per il suo compleanno.

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