Botte, umiliazioni e vessazioni di natura psicologica nei confronti di anziani e disabili ai quali veniva anche fornito cibo scadente e razionato. E’ quanto emerso da un’indagine delle guardia di finanza di Crotone, che ha portato al sequestro preventivo della casa famiglia “San Francesco e Santa Maria”, ora affidata in giudiziale custodia a un funzionario della locale Azienda Sanitaria, e all’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti dell’associazione “Opus Onlus”, che gestisce la struttura di ricovero, ritenuti responsabili a vario titolo di maltrattamenti e uno di essi anche di sequestro di persona. Le misure disposte dal Gip Michele Ciociola su richiesta del sostituto procuratore Ivan Barlafante arrivano al termine di un’indagine portata avanti anche con intercettazioni audio-video, che hanno documentato, spiega la gdf, come “i gestori della struttura di ricovero non predisponevano nei confronti dei degenti un’assistenza medica ed infermieristica adeguata; inoltre, gli stessi davano disposizione ai dipendenti affinché fossero somministrate ai degenti razioni vitto assolutamente insufficienti sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista quantitativo”

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