Il trionfo di Murray e Serena Williams, la malinconia degli ultimi lampi di classe di Roger Federer e Venus Williams. Ma anche le delusioni di Dominic Thiem, Nick Kyrgios e Sabine Muguruza, giovani troppo acerbi per la severa erba di Londra. Ci sono tanti motivi per ricordare Wimbledon 2016. I più belli, forse, la favola di Marc Willis e il ritorno di Juan Martin Del Potro.
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Wimbledon 2016, il pagellone – Altro che rinnovamento: nel torneo della tradizione vince la restaurazione dei soliti noti
A Londra non c'è nouvelle vague che tenga: i giovani talenti non sfondano, l'Italia è inesistente, Federer non regala il miracolo. Fuori Djokovic, vince il favorito Murray. E il tabellone femminile è sempre terreno di Serenona Williams
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