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Marion Bartoli, la tennista irriconoscibile: pesa meno di 50 kg. Virus contratto in India, come dice lei, o anoressia?

Da lunedì, Marion Bartoli dovrà trovare il coraggio di affrontare i propri demoni e venire fuori da una situazione giorno dopo giorno sempre più grave, che sta mettendo a rischio la su stessa vita

di Claudia Rossi

Confrontare le foto di Marion Bartoli nel 2013, quando vinse Wimbledon, e oggi è una sorta di “prima e dopo” di una clinica dimagrante da film horror. Sì, perché l’ex tennista francese in pochissimo tempo si è trasformata, pesa meno di 50 kg, ha le braccia scheletriche e le vene che sembrano esplodere sotto la pelle. Un dimagrimento così preoccupante che gli organizzatori di Wimbledon le hanno vietato di prendere parte dal torneo di doppio delle “leggende”: “motivi di salute”, hanno scarnamente comunicato. E lei, l’ex morbida e atleta atipica Marion, soffre molto per una decisione che per la prima volta, dopo mesi di rumors, ufficializza il disagio fisico (e forse anche psicologico) della ragazza francese che quattro anni fa era riuscita a scalare le classifiche WTA fino al settimo posto.

Continuare a tacere, a fingere benessere, non era più possibile: il dimagrimento di Mademoiselle Bartoli non è frutto di una dieta particolarmente efficace; non è voluto, almeno non fino a questo punto. Ospite del talk show inglese “This Morning”, l’ex tennista transalpina ha parlato di uno strano virus, contratto in India a febbraio, che le impedirebbe di mangiare: “Il mio corpo ha cominciato a rifiutare molte cose – dal cibo agli apparecchi elettrici. Non posso digitare sul cellulare senza guanti, non posso indossare gioielli senza avere una brutta reazione alla pelle. Non posso nemmeno usare un fazzoletto sul viso, è orrendo. La mia vita è un incubo, non la augurerei a nessuno”.

Almeno secondo Marion, i medici concordano con lei: “Hanno confermato che si tratta di un virus interno che però non riescono a definire. Lunedì, dopo Wimbledon, andrò in Italia a curarmi”. È un discorso strano, quello di colei che fu forse la tennista più “rotonda” ad arrivare a certi livelli. È stata un simbolo di normalità fisica in un ambiente di Robocop in gonnella (citofonare sorelle Williams), le sue gambe pienotte, le due mani a impugnare la racchetta, il corpo orgogliosamente morbido e ciononostante vincente erano un marchio di fabbrica, un inno alla naturalità. A guardarla adesso, con le ossa del bacino quasi esposte e le gambe e le braccia paurosamente “secche”, Bartoli fa davvero impressione.

Il virus indiano è la vera causa del suo malessere? Oppure nemmeno Marion riesce a dire pubblicamente che si tratta di anoressia? La giornalista del Corriere Gaia Piccardi, che l’ha incrociata al ristorante, ha raccontato di una ragazza intenta a masticare e rimasticare la stessa foglia di insalata. Non è un buon segno, visto che parliamo di una trentunenne che pesa 45 kg circa per 1,70 metri d’altezza. Da lunedì, Marion Bartoli dovrà trovare il coraggio di affrontare i propri demoni e venire fuori da una situazione giorno dopo giorno sempre più grave, che sta mettendo a rischio la su stessa vita.

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