“Il tribunale non può accogliere una distorsione del diritto di informare come sta portando avanti l’ufficio del pubblico ministero Vaticano. Io devo essere prosciolto perché ho fatto solo il mio lavoro“. E’ questo quello che si aspetta Gianluigi Nuzzi, giornalista e autore del libro inchiesta sul Vaticano, ‘Via Crucis’, in vista della sentenza sul processo Vatileaks in programma domani. Ieri i promotori di giustizia hanno chiesto la condanna ad un anno per il giornalista Mediaset e l’assoluzione per il collega Emiliano Fittipaldi, autore di “Avarizia”, per insufficienza di prove. Gianluigi Nuzzi, durante la conferenza stampa della rassegna culturale “Ponza D’Autore“, in programma nell’isola dal 21 al 31 luglio, ha spiegato che l’assoluzione di Fittipaldi “serve a far credere che in Vaticano ci sia uno Stato di diritto“. “Entrambi siamo accusati di concorso morale – afferma Nuzzi – perché rafforzavamo l’idea di diffondere le fonti, ma il giornalismo che cos’è? Di fronte ad una notizia si scappa?”. Il giornalista ricorda anche di aver “scritto un sms a Renzi perché ci sono dei giornalisti italiani sotto processo per reati non previsti dal nostro ordinamento” e conclude “sono convinto che entro la scadenza del suo mandato mi risponderà”

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