Il padre aveva un debito di 50mila euro con i suoi fornitori di droga che, per costringerlo a pagare, hanno rapito i suoi due figli. E’ successo a Roma il 29 maggio 2015, all’uscita da una scuola del quartiere di Tor Bella Monaca. Oggi, però, i tre responsabili del sequestro sono stati arrestati dopo una richiesta arrivata dalla direzione distrettuale antimafia. I tre, tutti pregiudicati, fanno parte dell’organizzazione criminale dedita allo spaccio delle sostanze stupefacenti operante nel quartiere alla periferia est di Roma.

Nel corso delle indagini avviate dai carabinieri del nucleo investigativo di Frascati è stato possibile ricostruire nei dettagli il sequestro dei due fratelli di 12 e 14 anni, presi con la forza all’uscita da scuola da uno degli arrestati, di 20 anni, aiutato dal fratellastro di 31 anni. I ragazzi sono stati liberati poche ore dopo il sequestro, quando uno dei due rapitori avrebbe minacciato esplicitamente la madre dei rapiti: “Mo se entro 20 minuti non venite giù li brucio, gli meno te lo giuro sui miei nipoti”. La situazione si è sbloccata dopo qualche ora quando il padre, pusher della stessa organizzazione, ha ottenuto da alcuni parenti il contante per saldare immediatamente parte del debito, impegnandosi a restituire la somma restante svolgendo gratuitamente l’attività di spaccio per conto dei rapitori dei suoi figli.

Gli arresti sono avvenuti nell’ambito di una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Roma, in cui è stato arrestato anche uno zio 46 enne dei due bambini sequestrati, già agli arresti domiciliari per altre ragioni, per aver detenuto illecitamente una pistola calibro 7.65 con la quale prometteva di vendicare il rapimento dei nipoti.

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