“Pensano davvero che la gente possa farsi ricattare?”. Pier Luigi Bersani interviene in Senato, alla presentazione del libro del senatore PD, Federico Fornaro ‘Fuga dalle urne’ e replica all’allarme di Confindustria che, in caso di vittoria del No al referendum costituzionale, ha previsto una situazione di “caos politico” con conseguente nuovo salto dell’Italia nella recessione. “Non si vive di solo pane”, afferma l’ex segretario del Pd commentando le parole del presidente Vincenzo Boccia. “Anzi, creando questo clima “la gente poi si indigna”. Bersani poi torna ad invocare modifiche alla la legge elettorale: “Non pensino che si debba cambiare per fare un piacere a me, è un problema sistemico. Le modifiche all’Italicum servono – afferma – per evitare l’aumento dell’astensionismo e l’impostazione antistema e antipolitica di questi ultimi anni. Se invece, come succede nell’Italicum, si hanno “meccanismi ipermaggioritari, verticalizzanti e con un eccesso di nominati, sarebbe come caricare la molla”. L’ex Segretario del Pd poi fa un parallelismo tra il suo partito e il M5s: “Noi siamo partiti dal collettivo alla personalizzazione, loro, tra mille fatiche, stanno provando a fare il contrario”. E senza mai nominare Matteo Renzi, aggiunge: “Il rischio è che se non organizzi bene il partito sul territorio, si vada a sbattere contro un muro”

Articolo Precedente

Comunicazione politica, il cambiamento radicale imposto dal M5S

next
Articolo Successivo

Pd, Bersani rinfresca la memoria a Renzi: “Fu lui a distinguere premier e segretario”

next