Iniziano oggi, sabato 2 luglio, i saldi di fine stagione in tutta Italia, ad eccezione della Sicilia partita con un giorno d’anticipo. Il periodo durerà 45 giorni, fino al 15 agosto. Oltre 22 milioni di italiani sono intenzionati ad approfittare degli sconti estivi già nel primo weekend e altri 15 milioni non hanno ancora deciso se parteciparvi. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto da Confesercenti sulle abitudini dei consumatori.

La spesa media prevista, tra chi parteciperà, si attesta a circa 220 euro a famiglia secondo Confesercenti e circa 232 euro per Confcommercio, un dato in ogni caso in linea con i numeri dello scorso anno, con leggere variazioni in base ai territori. Il meteo, finora penalizzante per i commercianti a causa di freddo e pioggia, e la capacità attrattive delle proposte dei commercianti incideranno tuttavia sull’effettivo ammontare della spesa. Il 35% di chi si prepara a fare shopping dichiara infatti di non aver stabilito in anticipo un budget e di volersi regolare in base alle occasioni.

Il 53% degli intervistati ammette che il fattore determinante per spingere all’acquisto sarà il prezzo. Donne (42%), under 44 (47%) e abitanti del Sud (50%) le categorie che daranno priorità al contenimento dei costi. Il 34% degli interessati baderà invece più alla qualità dei prodotti in vendita, un dato che però non corrisponde ad un rinnovato interesse per i capi firmati: solo il 3% ne andrà a caccia, un dato in calo rispetto al 2015.

Tra i capi di abbigliamento più ricercati svettano quelli adatti al grande caldo: maglie e magliette, nei desideri del 47% degli intervistati, gonne e pantaloni (42%) e calzature classiche (33%). Seguono camicie (24%) e scarpe da ginnastica (20%) e in minor misura capispalla (15%) e accessori (14%). Mete preferite per il pellegrinaggio dello shopping saranno i grandi centri commerciali (31%) e i negozi di fiducia (26%). Solo una minoranza si recherà in un outlet (16%) e ancor meno gli utenti intenzionati ad acquistare online e nei mercatini, con una percentuale di 5% per entrambe le opzioni.

I saldi saranno un test per capire se gli italiani abbiano effettivamente ripreso a spendere. E’ quanto auspica Roberto Manzoni, Presidente di Fismo, l’associazione che riunisce le imprese della distribuzione moda Confesercenti: “Noi speriamo che arrivi finalmente l’inversione di tendenza sui consumi di moda, in linea con la piccola ripartenza del potere d’acquisto degli italiani registrata nel 2015 dall’Istat. Le condizioni ci sono: dagli sconti, anche quest’anno molto elevati, all’arrivo in ritardo dell’estate, che favorisce l’esigenza del ricambio di guardaroba”.

“Speriamo che le tante chiacchiere, l’agitazione e le molte ansie create intorno alle conseguenze della Brexit – afferma invece Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vicepresidente di Confcommercio – non vadano a penalizzare un clima di fiducia delle famiglie italiane che già non è al massimo”.

Da Confcommercio arriva anche la classica guida per evitare raggiri durante lo shopping dei saldi: la possibilità di cambiare gli abiti acquistati è a discrezione del negoziante, a meno che il capo non sia danneggiato, in questo caso la sostituzione è d’obbligo. Il negoziante può legittimamente opporsi alla prova dei capi nei camerini ma non al pagamento con carta di credito, non può quindi pretendere il contante. I capi in saldo devono avere carattere stagionale ed essere suscettibili di notevole deprezzamento, se non venduti entro un tempo prestabilito, ma nulla vieta la vendita di capi non appartenenti alla stagione estiva. Infine l’indicazione del prezzo di vendita, dello sconto e del prezzo finale è d’obbligo. Quindi sempre attenzione al cartellino.

Diverse le iniziative organizzate ad hoc in tutto il Paese per il primo weekend di sconti. A Milano i negozi di Corso Buenos Aires resteranno aperti fino a mezzanotte. Iniziative simili a Latina, in concomitanza con la festa dei musei, e a Genova con serrande alzate fino alle 21.30 a precedere una serata di concerti e spettacoli in strada.

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