Andy Murray risponde a Novak Djokovic e Roger Federer. Dopo l’esordio del numero uno del mondo e del campione svizzero, che lunedì hanno iniziato nel migliore dei modi il loro torneo nella giornata inaugurale di Wimbledon 2016, anche il debutto dello scozzese padrone di casa si rivela poco più di una formalità. L’erede di Fred Perry, che ha già alzato il trofeo nel 2013, concede appena 9 game in 3 set alla wild-card Broady nel derby tutto britannico sul campo centrale. Ma a meritarsi i titoli è soprattutto Martin Del Potro, l’argentino che torna a giocare e vincere a Wimbledon a distanza di tre anni dall’ultima apparizione. Sorride anche l’Italia, che prosegue bene la sua corsa, portando al secondo turno Roberta Vinci, un po’ appannata ultimamente ma pur sempre una delle migliori carte azzurre sull’erba londinese.

BENTORNATO DEL POTRO, OK MURRAY – Juan Martin del Potro non giocava una partita a Wimbledon dal 2013. Allora era stato uno dei protagonisti di quella edizione, si era spinto fino in semifinale, perdendo solo al quinto contro Djokovic. Da allora una marea di guai fisici, un grave infortunio al polso e tante ricadute lo hanno costretto a quasi due anni di inattività e fatto precipitare fuori dai primi cento del mondo. Oggi è tornato a Londra ed è tornato a vincere contro l’esperto francese Robert. Un successo secco, in tre set, che vale tanto per il morale e fa anche ben sperare per il prosieguo del torneo: i Championships potrebbero avere un protagonista in più inatteso. Sicuramente lo sarà invece Andy Murray, che ha cominciato con una specie di allenamento in famiglia, vincendo in tre set il derby britannico contro l’inglese Liam Broady, n. 235 del ranking, in tabellone grazie a una wild-card, avversario troppo inferiore, anche psicologicamente. Match senza storia: 6-2 6-3 6-4 alla fine. Insieme a lui, avanti un po’ tutti i favoriti del calendario: i due francesi Tsonga e Gasquet in tre set contro Cervantes e Bedene. Stan Wawrinka in quattro set contro il giovane e promettente americano Taylor Fritz. Stesso punteggio per Nick Kyrgios contro Radek Stepanek, col rimpianto in più di aver perso troppo presto a causa di un sorteggio sfavorevole il veterano della Repubblica Ceca, a 37 anni ancora uno spettacolo per gli occhi degli appassionati.

VINCI, CUORE E VOLÉE – In chiave azzurra dopo quelli di Andreas Seppi e Sara Errani, l’Italia può esultare anche per il successo di Roberta Vinci. Un grande successo, non tanto per la caratura dell’avversaria, Alison Riske, n. 80 Wta, ma per l’andamento della partita. Un’altalena di emozioni, con esultanza finale per l’azzurra. Bravissima a vincere il match quando sembrava praticamente perso, dopo aver buttato il secondo set ed essere andata sotto nel terzo. La finalista dell’ultimo Us Open, che sull’erba di Wimbledon si è sempre trovata particolarmente a suo agio, è partita subito forte, chiudendo il primo parziale sul 6-2. Poi ha continuato a macinare servizi slice e discese a rete, issandosi fino al 4-2 e servizio. Lì il blackout: la prima non entra più, i colpi perdono misura e efficacia, e la Riske prima impatta sul 5-5 e poi fa il break decisivo per il 7-5. Ne arriva un altro anche in apertura di terzo, che pare anticipare la resa. E invece nuovamente si ribalta tutto, con l’azzurra capace di vincere cinque game di fila e la partita. Forse la migliore versione stagionale della Vinci. Nel tabellone femminile da segnalare anche l’esordio sul velluto di Serena Williams, rientrata dopo la delusione del Roland Garros con un 6-2 6-4 alla Sadikova.

SPETTACOLO AL NUMERO 11 – Lo spettacolo più appassionante di giornata, però, è andato in scena su uno dei campi secondari. Dove, una dopo l’altra, si sono giocate due maratone incredibili. Benoit Paire ha confermato la sua fama di cavallo pazzo del circuito vincendo 10-8 al quinto set un match che ha fatto, disfatto e recuperato per il rotto della cuffia contro il carneade croato Skugor (118 del mondo) che si è visto annullare ben 4 match point prima di cedere. Poi è toccato a Gilles Müller, lussemburghese specialista dell’erba, avere la meglio su Santiago Giraldo addirittura 15-13 all’ultimo parziale, dopo due tie-break e infiniti colpi di scena. Chi ha scelto di passare la giornata sul court n. 11 ci aveva visto lungo. Sullo stesso campo avrebbe dovuto esordire anche Fabio Fognini, fresco sposo di Flavia Pennetta, contro l’argentino Delbonis, ma per il momento è stato fermato dalla prima pioggia del torneo. La speranza è anche dalla sua partita, in tarda serata o domani, possano arrivare le stesse emozioni. E magari un altro sorriso per l’Italia.

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