Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, omaggia Giuseppe Ferrara alla camera ardente allestita in Campidoglio a Roma. “Era un mio amico, un ricercatore della verità, con coraggio e trasparenza ha raccontato spaccati che sono purtroppo ancora tragicamente attuali. Questo Paese, noi tutti, gli dobbiamo molto” afferma. Don Ciotti ricorda anche gli ultimi anni di vita del regista de Il caso Moro, de I cento giorni a Palermo. “Io ho visto la sua sofferenza nei giorni in cui è stato sfrattato, senza casa – racconta -, come ci dimentichiamo in fretta del valore delle persone, un uomo della sua statura costretto a chiedere, e poi una legge, la Bacchelli, che finalmente lo ha tutelato, ma questa vicenda è una ferita che sento dentro”

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