Gianluca è uno degli attivisti No Tav sfuggiti all’operazione di martedì condotta dalla Digos di Torino per gli attacchi al cantiere del 28 giugno 2015. Dallo scorso martedì si trova a Bussoleno, ma non ha intenzione di consegnarsi e attenderà insieme agli attivisti che hanno organizzato un presidio permanente l’arrivo della polizia. “Quando verranno a prendermi non accetterò i domiciliari, che mi lascino libero o che – dice – mi portino in carcere. Non voglio queste mezze misure tese soltanto a disciplinare i movimenti”. La scelta di Gianluca amplia il fronte della disobbedienza No Tav che nei giorni scorsi ha visto alcuni attivisti rifiutare l’obbligo di firma e violare gli arresti domiciliari (video) per partecipare a manifestazioni pubbliche contro l’alta velocità

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