Novak Djokovic da una parte, Andy Murray dall’altra. Al Roland Garros 2016 è tutto già apparecchiato per la gran finale, rivincita degli Internazionali di Roma. Con Rafa Nadal come terzo incomodo: lo spagnolo, tornato su buoni livelli e a caccia del decimo sigillo sulla terra parigina, è capitato dalla parte del serbo, con cui potrebbe scontrarsi in semifinale. Dall’altro lato del tabellone, invece, un vuoto che potrà essere riempito da Stan Wawrinka, campione uscente ma non in gran forma e atteso già all’esordio dal pericoloso Rosol, o più probabilmente da Milos Raonic. Sorteggio non eccezionale, invece, per gli italiani: Fabio Fognini già al secondo turno dovrebbe vedersela proprio con Nadal. Tra le donne, invece, tutto può succedere alle spalle dell’inarrivabile Serena Williams.

Djokovic e Murray, esordio soft  – L’urna è stata benevola nei confronti dei due grandi favoriti: Djokovic e Murray, rispettivamente testa di serie n. 1 e n. 2 del tabellone, debutteranno contro dei qualificati, e almeno fino agli ottavi di finale non incontreranno grossi ostacoli, specialisti della terra che nei primi turni possono risultare particolarmente ostici (specie per il serbo, che sul rosso invece non è mai stato a suo agio). Per il numero uno al mondo si profila un quarto di finale contro David Ferrer, poi la semifinale contro uno tra Jo-Wilfried Tsonga, idolo di casa ma più adatto al veloce, il giovane Dominik Thiem e ovviamente Rafa Nadal, mina vagante del tabellone. Ancora più semplice, forse, il percorso di Murray: Nishikori o Kyrgios nei quarti, Raonic o il campione in carica Wawrinka in semifinale. Non si sono altri nomi in grado di impensierirli, visto anche il forfait di Roger Federer, che non saltava uno Slam dal 1999. Prossimo a compiere 35 anni e con i problemi alla schiena, purtroppo bisognerà cominciare ad abituarsi a fare a meno di lui.

Per l’Italia sorteggio amaro – Non è andata benissimo, invece, all’Italia. Non che i tennisti azzurri avessero grandi chance, o potessero sperare in accoppiamenti particolarmente favorevoli (solo Fognini era testa di serie, e solo grazie all’assenza di Federer). Però il sorteggio è stato particolarmente severo. Fabio Fognini, appunto, tutt’ora la maggiore (l’unica?) speranza nonostante i pessimi risultati recenti, debutterà contro lo spagnolo Granollers, terraiolo insidioso. Ma soprattutto al secondo turno pescherebbe già Nadal: è vero che il ligure è tra i pochi ad averlo battuto sulla terra, e più di una volta, ma ora la condizione di entrambi è differente. Quasi spacciati Simone Bolelli contro Kei Nishikori e Marco Cecchinato contro Nick Kyrgios. Paolo Lorenzi all’esordio trova un qualificato, poi eventualmente il belga Goffin, nella stessa porzione di tabellone presidiata da Tsonga e in cui si trova anche Andreas Seppi (contro il lettone Gulbis, grande talento ma in fase calante, è precipitato al n. 76 di recente). Con un po’ di fortuna e tanta bravura, sono loro gli unici azzurri che potrebbero fare un po’ di strada.

Le donne: tutto è possibile alle spalle di Serena – Discorso diverso per il tabellone femminile, in crisi di protagoniste e alla ricerca di un’avversaria credibile per Serena Williams. La campionessa statunitense debutterà contro la slovacca Rybarikova e già agli ottavi potrebbe vedersela con la Ivanovic. Nel suo lato del tabellone come favorite ci sono solo la Bacsinszky, la Kerber e la Azarenka (esordio contro l’azzurra Knapp), dall’altra parte tutte le altre (Radwanska, Kvitova, Halep, Muguruza). Inutile fare pronostici: sono sempre stati smentiti negli ultimi tornei. In un panorama di tale incertezza, tutti possono sperare nel miracolo. Comprese le italiane. Tranne la Knapp e la Schiavone, vincitrice qui nel 2010 ma ormai a fine carriera e opposta alla Mladenovic, le altre potrebbero andare avanti: se la Vinci e la Errani non fossero la brutta copia di se stesse, si potrebbe sperare di vederle almeno negli ottavi. Invece già il primo turno, rispettivamente contro Bondarenko e Pironkova, è a rischio. L’ultima speranza è la giovane Camila Giorgi, che esordisce contro la wild-card Lim. Ma al secondo turno avrebbe già la Kerber, e il Roland Garros non è mai stato il suo torneo. Per l’Italia la seconda settimana resta un miraggio.

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