A Roma al comitato di Virginia Raggi per festeggiare la vittoria delle elezioni in Campidoglio, poi con lo staff della comunicazione per un incontro organizzativo e oggi l’intervista al Corriere della Sera. Davide Casaleggio, figlio del cofondatore del Movimento Gianroberto, a due mesi da quando ha preso in mano la macchina della Casaleggio associati esce dall’anonimato e si espone in prima persona. Per chi conosce il M5s, Davide è una figura che è sempre stata presente a fianco del padre fin dalla fondazione del Movimento. Dopo la scomparsa di Gianroberto per malattia ad aprile scorso, ha preso in mano la gestione della parte informatica dal blog di Beppe Grillo alla piattaforma Rousseau. Con il passo di lato del comico, Davide è rimasto il punto di riferimento per i parlamentari per quando riguarda molte delle dinamiche organizzative.

Oggi, nella sua prima intervista al Corriere della Sera, spiega: “Non intendo candidarmi, né fare politica in prima persona. Intendo occuparmi dello sviluppo delle applicazioni di democrazia diretta del Movimento 5 stelle in rete affinché tutti i cittadini possano fare politica”. E sul ruolo della Casaleggio associati specifica: “La società si occupa di definire strategie di rete innovative per i proprio clienti. La nostra società ha creato e sviluppato il sistema operativo del Movimento e l’ha poi donato all’associazione Rousseau che si sta appunto occupando di accelerarne lo sviluppo”.

Il figlio del cofondatore commenta anche l’esito delle elezioni amministrative, su cui il padre aveva speso tutto il suo impegno degli ultimi mesi: “Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto. Non mi ha sorpreso perché rispecchia il lavoro fatto dal Movimento a tutti i livelli. Attivisti, portavoce e candidati”, spiega. Appreso il risultato, con Grillo “abbiamo celebrato questo nuovo successo e ricordato mio padre”. Seguiremo le linee tracciate da mio padre, assicura: per lui “la stella polare del Movimento era il Movimento stesso, che si esprime online tramite i propri iscritti seguendo le poche regole che sono state fissate. Questa è l’impostazione che ne garantisce il successo”.

Quanto all’ipotesi che il successo del movimento possa portare le altre forze politiche a rivedere l’Italicum, Casaleggio jr dice che “il Movimento ha proposto una legge elettorale dopo un percorso di scrittura partecipata in rete grazie agli oltre 130mila iscritti a Rousseau. La legge elettorale dovrebbe essere ancorata alla Costituzione e non essere merce di scambio per i partiti alla vigilia di ogni elezione”. Alle accuse che la neosindaca di Roma Virginia Raggi sia eterodiretta ribatte: “Un’assurdità inventata da chi non capisce nulla di come funziona il Movimento 5 Stelle. Gli elettori di Roma lo hanno capito e lo hanno dimostrato con il voto”.

Casaleggio annuncia poi che il M5s sta lavorando per potenziare gli strumenti informatici per i cittadini, e non solo. “La prossima applicazione che rilasceremo sarà quella di e-learning“, spiega, “saranno delle lezioni online corredate di video e approfondimento tenute da alcuni consiglieri comunali per dare supporto ai nuovi eletti di questa tornata. Il responsabile degli enti locali è Luigi Di Maio. Per quanto riguarda Rousseau sono già previste delle applicazioni per i sindaci e in generale per i comuni e anche queste saranno rilasciate nei prossimi mesi”. Ma chi finanzia il sistema? “L’associazione Rousseau”, conclude, “si finanzia esclusivamente con piccole donazioni volontarie dei cittadini che vogliono supportarci, come per tutte le attività del Movimento 5 stelle”.

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