E’ un piazza un po’ ‘moscietta’, così si direbbe a Roma, quella del comizio finale al ponte della Musica (Flaminio) di Roberto Giachetti, il candidato sindaco del Pd al Campidoglio. I cori sembrano litanie, Boosta dei Subsonica si ritrova a suonare dinanzi a un ponte semideserto a fine comizio. “Ma che è un funerale? Dai che gliela famo” si grida dal palco. Pochi giovani, il pubblico è prevalentemente di cinquantenni. “Ogni partito parla ad una fetta di città” è la risposta di Matteo Orfini, presidente del Pd, il più fiducioso che Giachetti vincerà il ballottaggio contro la Raggi. “E’ una bugiarda seriale, non risponde, fanno parlare staff e avvocati a loro posto, ha commesso un reato (sugli incarichi dall’Asl di Civitavecchia ndr) e bisogna dire grazie al Fatto Quotidiano per averlo scoperto, vedi cosa mi tocca dire” dice ironico a fine serata. Ma pochi hanno letto della notizia dell’incarico all’Asl di Civitavecchia anche tra i militanti dem. “I cinque stelle a Roma? Ne vedremo delle belle, durano un anno”

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