Ironica telefonata immaginaria di Andrea Scanzi, firma de Il Fatto Quotidiano, al sindaco di Firenze, Dario Nardella. Argomenti dibattuti: la situazione nel capoluogo toscano, Il Fatto Quotidiano, le telefonate del ministro Boschi per sostenere il candidato di centrosinistra al Campidoglio Roberto Giachetti, i ballottaggi. E proprio su quest’ultimo punto, Scanzi rincuora con toni sarcastici il suo interlocutore: “Ma non essere pessimista, Dario. Andrà da Dio, sarà jackpot e trionfo per il Pd”. E si sofferma sulle città in cui si svolgerà il testa a testa. “A Roma chi vota la Raggi? Quell’attore là, Claudio Santamaria – rassicura il giornalista – o la voteranno la Mannoia e la Ferilli. Ma basta. Peraltro, Giachetti nelle ultime due settimane è stato una vera macchina da guerra. Quando va in tv, spacca sempre tutto: è carismatico, grintoso, forte. Mi ricorda McEnroe a Wimbledon, quando faceva ‘serve and volley’ e dava spettacolo. Giachetti è uguale. Lo scontro tra lui e la Raggi a Sky Tg24 mi ha ricordato McEnroe che batte Borg. Giachetti vincerà di sicuro. Poi domani, caro Dario, vengo da te e festeggiamo con Bacardi Breezer. Dillo anche a Gozzi. Carrai lo chiamo io”. Si passa poi a Torino e a Milano: “Ho sentito Matteo due giorni fa e ho un po’ di tensione c’è su Milano. Ma tra Sala e Parisi chiunque vinca è lo stesso, tanto sono uguali. Per me comunque non perdiamo.Quando Sala vincerà, festeggeremo col prosecchino dell’Esselunga e dirò a Matteo che bisogna dare il partito in mano a Sala. Ma l’hai visto Orfini al mercato? E’ stato trattato come un pezzente. E poi ha sempre con questa faccia mesta da betulla triste. Sempre con questo sguardo da Amica Chips. Pare uscito da un casting sbagliato di ‘Compagni di scuola’. Sembra Fabris. Insomma, si dà a Orfini un dicastero senza portafoglio, a Sala si dà il partito e lì sarà la svolta”

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La sinistra morta afferra quella viva. E Renzi fiata

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