“Sono convinta che andrà sempre un po’ meglio. Il fatto che la Sicilia non abbia uno sviluppo concreto e che sia succube della mafia è un’ipotesi che io non accetto”. Così parlava Pina Maisano ai microfoni di Elisabetta Tonni per ilfattoquotdiano.it in quest’ultima video-intervista esclusiva. Il suo cuore si è spento a Palermo poco meno di due giorni fa. L’ottantasettenne signora, moglie dell’imprenditore Libero Grassi si è congedata dalla vita per colpa di un malore improvviso. Ottimista e attiva fino all’ultimo, aveva partecipato come ogni anno alla premiazione del concorso realizzato dalla Onlus Solidaria e dedicato alla memoria del marito assassinato dalla mafia il 29 agosto 1991 per essersi opposto al racket. Aveva superato a testa alta anche i tentativi di strumentalizzazione del premio da parte di soggetti dalla condotta non proprio esemplare, legati a quell’antimafia dei “quacquaraquà” che nulla hanno a che fare con l’antimafia sincera. Il 19 maggio scorso, dopo aver festeggiato gli studenti si è lasciata intervistare e queste sono le sue ultime parole pubbliche: “Vorrei che i giovani si ispirassero agli esempi positivi, che dicano: ‘Io vorrei essere come quel magistrato, come quel politico’. E che non si facciano vincere da un atteggiamento lassista, tanto sempre così si è fatto. Questa è una cosa che io veramente ripudio in maniera assoluta e mi auguro che i ragazzi lo ripudino anche loro”

 

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