“Dopo Fedez e Gigi D’Alessio nelle prossime settimane altri musicisti passeranno a Soundreef“. Ad affermarlo ai microfoni de ilfattoquotidiano.it è Davide D’Atri, Amministratore Delegato dell’Ente londinese che gestisce i diritti d’autore, in occasione del convegno #CopyrightGiornoZero, tenutosi all’Università Luiss Guido Carli a Roma. “Non siamo preoccupati” spiega Gaetano Blandini, Direttore Generale Siae (Società italiana autori ed editori), l’unico Ente che in Italia detiene il monopolio della gestione dei diritti d’autore. Una situazione che potrebbe cambiare se l’Italia attuasse la direttiva europea Barnier, in discussione al Senato, che sancisce: il diritto degli artisti titolari di opere protette di scegliere liberamente l’ente a cui affidare la gestione dei propri diritti d’autore. Quello del monopolio “è un falso problema – spiega Blandini – perché negli altri paesi non c’è un’esclusiva di legge, ma c’è un’esclusiva di fatto”. Davide D’Atri invece elenca i vantaggi di passare a Soundreef per gli artisti italiani: “Ripartizione analitica, tutto ciò che viene suonato: viene pagato. Tempistiche di pagamento entro 90 giorni da un concerto e la totale di tracciabilità della propria musica da parte dell’autore”. Quindi “il monopolio nella gestione dei diritti d’autore” spiega l’avvocatessa Maria Francesca Quattrone, fondatrice dello Studio Legale Dike, che ha organizzato il convegno “potrebbe davvero finire se si attuerà la nuova normativa europea”

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