“È importante la sanzione al corruttore anche in materia delle misure di prevenzione”. Lo ha affermato il procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho nel corso di una conferenza stampa negli uffici della Direzione distrettuale antimafia. A margine, il magistrato reggino fa il punto su un’importante modifica legislativa in tema di aggressione dei patrimoni: “Oggi con il disegno di legge all’esame del Senato verrà colpito anche il corruttore. È particolarmente significativo perché sarà possibile intervenire sul suo patrimonio, non solo su quello del corrotto. Anche questo potrà aiutare il nostro territorio a superare la posizione che occupa attualmente nella gerarchia dei Paesi corrotti. La bonifica del nostro sistema passa dalla bonifica del settore della pubblica amministrazione”. La conferenza stampa era stata convocata per comunicare i dettagli dell’operazione che ha portato alla confisca di beni per 342 milioni di euro subita dall’imprenditore Vincenzo Oliveri. A Oliveri, che non è mai stato condannato per mafia e che si occupa del settore oleario con proiezioni anche nel comparto alberghiero, sono state confiscate 15 società, 88 immobili, 7 veicoli e 385 titoli comunitari che gli danno diritto a percepire dall’Agea la somma di 1,6 milioni di euro l’anno. Secondo gli inquirenti, Oliveri non è riuscito a dimostrare la provenienza del suo impero per il quale, inoltre, è stato riscontrata anche una sperequazione tra il patrimonio e le dichiarazioni dei redditi del gruppo imprenditoriale

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