Milko è sordo, Pietro è costretto a vivere su una sedia a rotelle, Teresina si sente prigioniera del suo corpo, mentre Marietta ha paura ad affrontare gli ostacoli della vita. Sono loro i quattro protagonisti di “Four Energy Heroes”, il primo fumetto in cui i supereroi sono ragazzi disabili e normodotati che grazie all’amicizia che li lega scoprono di avere superpoteri con cui aiutare le altre persone e migliorare il mondo in cui vivono. La loro storia però non è solo frutto di immaginazione. Perché se i nomi dei personaggi sono tutti di fantasia, dietro alle tavole colorate e ai balloon c’è una realtà che più vera non si può, con ragazzi in carne e ossa che affrontano ogni giorno i propri limiti. Sono gli allievi dell’accademia L’Arte nel Cuore, primo progetto mondiale di formazione artistica integrata per disabili e normodotati. A loro sono ispirati le avventure e i protagonisti dell’opera. “Per me questi ragazzi sono già dei supereroi al di là di ogni finzione narrativa, perché hanno realmente la forza e la volontà di ascoltare e aiutare il prossimo nonostante le loro difficoltà.” ha spiegato a ilfattoquotidiano.it Daniela Alleruzzo, presidente de L’Arte nel Cuore. È lei che ha avuto l’idea di trasferire le esperienze dei suoi studenti in un fumetto. Così, dopo mesi di lavoro è nato “Four Energy Heroes”, illustrato da Vincenzo Lomanto, giovane diplomato all’Accademia di comics di Roma, e realizzato con la supervisione dello scrittore e sceneggiatore Luigi Spagnol in collaborazione con Valeria Antonucci, allieva dell’Accademia affetta da sindrome di Asperger.

Nelle pagine a colori è finito Ajay, 23enne di origini indiane affetto da una sordità neuro-sensoriale di tipo trasmissivo e con la passione per la danza, che nei panni di Milko riesce a captare per primo le richieste di aiuto. Poi Tiziano, 26 anni di Roma, che è costretto su una sedia rotelle e nei disegni si trasforma in Pietro, dotato di una super velocità che lo fa sfrecciare da una parte all’altra del mondo, e ancora Emanuela, 29enne con la sindrome di down, che nelle vignette diventa Teresina, capace di una forza e di un’energia incredibili. A loro si unisce Marietta, l’unica eroina normodotata del gruppo che ha il potere di leggere nel pensiero e nella vita reale si chiama Anika. In compagnia di altri personaggi a metà tra fantasia e realtà, i quattro supereroi di “Four Energy Heroes” andranno in soccorso alle persone in difficoltà, riuscendo a tramutare i propri difetti e i propri limiti in superpoteri straordinari.

“Abbiamo pensato i personaggi insieme ai ragazzi – ha continuato la presidente – Ma non abbiamo creato dei supereroi dal nulla: abbiamo soltanto raccontato quello che sono loro davvero”. L’ispirazione è nata proprio da lì. Da quei giovani che vivono una quotidianità fatta di barriere a causa di una malattia o di una disabilità che rischia di emarginarli rispetto ai normodotati, ma che invece, sottolinea Alleruzzo, “si rivela una ricchezza”. E la ricchezza è soprattutto nell’integrazione che vivono ogni giorno con gli altri, riuscendo a sopravvivere in una società diventata inospitale per chiunque, anche per chi non è affetto da disabilità: “Il punto di forza di questo fumetto è l’amicizia, l’attaccamento ai valori, la voglia di stare insieme e condividere. Lo raccontiamo nella storia, ma è così anche nella realtà. Nei ragazzi io trovo ogni giorno una forza meravigliosa, di cui mi stupisco ogni volta”.

Dopo il numero zero, scaricabile gratuitamente dal sito dell’associazione, “Four Energy Heroes” uscirà ogni due mesi, ma i progetti per il futuro non si fermano qui. “Siamo in cerca di un editore per fare uscire il fumetto dall’Accademia – aggiunge la direttrice – Vogliamo che diventi un cartone animato, in modo da poterlo diffondere il più possibile”. L’obiettivo è quello di portare l’esperienza di “Four Energy Heroes” anche nelle scuole, magari con la collaborazione del ministero dell’Istruzione, per portare il messaggio di solidarietà anche ai più giovani e diffondere la cultura del rispetto e dell’amicizia al di là di ogni diversità: “Il nostro sogno è che dai personaggi inventati si passi alle persone reali e che l’integrazione dal fumetto arrivi anche nella realtà”.

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