Scappare da Milano per sottrarsi al traffico e allo stress? Basta andare in centro. Per giudicare con i propri occhi sono sufficienti due passi nel cuore della zona Ticinese, che da oltre un secolo ospita il Vivaio Riva, il più vecchio della città. Uno scrigno verde dove la natura anima un silenzio che di milanese non ha nulla. La cattiva notizia? Potrebbe chiudere per sempre, privando tutti di una magia che la famiglia Riva ha custodito per generazioni.

“Questi tigli li ha piantati mio padre”, mi racconta Luisa Riva, mentre raggiungiamo il tronco nodoso di un glicine che si arrampica su un vecchio ballatoio. “Lo abbiamo trovato, è qui da più di cent’anni”, spiega, fiera nel definire “un gioiello” il rifugio al quale ha dedicato la vita insieme alla sorella Angela, da poco scomparsa. “A noi piace anche la semplice erba, quella classica, da prato”. Impossibile darle torto. Dalla cancellata su via Arena, il sentiero che conduce al vivaio dà il viatico a stretti viali ombreggiati, a percorsi da improvvisare tra le serre, al giardino assolato. “Il meraviglioso tappeto”, così dice Luisa. Intanto Milano è lontanissima. Sbircia invidiosa dall’ultimo piano di qualche palazzo. “Diamo fastidio”, mi confida Gina Gasparin, di casa insieme alla proprietaria Luisa. “E’ iniziato tutto con il sindaco Moratti: questo posto fa gola”. Possibile che la Milano dell’Expo, quella che si è riempita la bocca di parole come sostenibilità e biodiversità, sia pronta a rinunciare a tutto questo? A un luogo che da decenni ospita laboratori di botanica per bambini, aperitivi musicali, caffè letterari, e tutti quei fuggitivi che qui trovano un nascondiglio di rara bellezza grazie all’ospitalità di due gentili Signore?

La concessione alle sorelle Riva, scaduta nel 2012, è stata prorogata di cinque anni grazie a un’azione bipartisan proposta in Comune dal leghista Alessandro Morelli. Ma il 2017 incombe, e Luisa Riva non potrà partecipare al bando per la nuova concessione. Da qui l’idea di un gruppo di affezionati. “Stiamo costituendo l’Associazione Amici del Vivaio Riva, per partecipare al bando con un progetto da presentare alla nuova giunta che affidi la gestione del vivaio a chi se ne prende cura da sempre e l’ha reso unico”, mi spiega Andrea Zoppolato, tra i promotori dell’iniziativa con l’Associazione Vivaio, che il 25 maggio ha invitato la cittadinanza a riscoprire questo giardino botanico e a sostenere l’operazione “Salviamo il Vivaio Riva”. Inutile dire che servono fondi, per affidare il progetto a chi può renderlo competitivo, perché partecipare al bando ha un costo. Tutto qui? No, “serve che la politica si prenda la responsabilità di difenderlo, realizzando un bando che rispetti le necessità della città”, aggiunge Morelli, intervenuto all’evento come l’avversario del Pd Filippo Barberis. Tutti d’accordo, insomma? C’è da augurarselo. Intanto parte un selfie che pochi sapranno collocare: “Ma dove eravate? Milano?! Davvero? Ma dai! :)”

Il Vivaio Riva è in via Arena 7 a Milano – Lun-sab, 8.30-12.30 e 14.30-18.30 (in primavera-estate fino alle 19). Per sostenere “Salviamo il Vivaio Riva”: associazionevivaio.it

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