La caccia alla decima conosce un solo grande avversario, lo stesso che ha interrotto la corsa lo scorso anno. Rafael Nadal contro Novak Djokovic sarà il grande scontro del Roland Garros, al via domenica. Nel 2015 il serbo si sbarazzò del maiorchino in tre set, infliggendogli la seconda sconfitta della sua carriera sul rosso parigino. Sì, la seconda. Perché Bois de Boulogne è la casa di Rafa, la sua terra di conquista per eccellenza.

Parigi, ‘Mi casa’: 70 successi, 2 k.o. – Dal 2005, anno della prima partecipazione, a oggi il tennista di Manacor ha perso appena due match su 72 a Parigi. La prima sconfitta arrivò a sorpresa per mano di Robin Soderling nel 2009, poi la scorsa stagione è stato il serbo ha fermarlo nei quarti di finale con un 3-0 che ha rappresentato il primo incontro di Nadal al Roland Garros senza vincere almeno un set. Il resto? Solo vittorie e record. Settanta gli incontri portati a casa dal maiorchino che hanno contribuito a rendere leggendarie le sue partecipazioni al più prestigioso torneo al mondo sulla terra rossa.

Gli anni perfetti: 2008 E 2010 – La storia d’amore inizia nel 2005, quando Rafa, 19enne, si prende la coppa dei Moschettieri battendo in finale Mariano Puerta. È l’inizio di un dominio che durerà per altri tre anni e conoscerà sempre lo stesso sconfitto nella partita per il titolo, Roger Federer. L’edizione perfetta è quella del 2008: Nadal vince 6-1 6-3 6-0 e chiude il Roland Garros senza aver perso un set. E dopo lo scivolone davanti a Soderling, la dittatura ricomincia nel 2010 quando arriva la vendetta per l’eliminazione dell’anno precedente annichilendo proprio lo svedese in finale con un secco 3-0 che chiude un altro torneo parigino a secco di set lasciati agli avversari. Un’impresa che permette a Nadal di scrivere il suo nome accanto a quello di Bjorn Borg: sono gli unici tennisti ad aver trionfato in Francia per due volte vincendo tutti gli incontri per 3-0. E siccome, sia nel 2008 che nel 2010, Rafa vince anche a Wimbledon (sei anni fa pure gli US Open) ha un’altra cosa in comune con la leggenda svedese: è l’unico ad aver alzato le braccia al Roland Garros e sull’erba inglese per più di una volta nello stesso anno.

Le 9 vittorie? Un record – La striscia aperta nel 2010, tra l’altro, è da Guinness. Perché è durata fino alla vittoria in finale contro Novak Djokovic nel 2014, dopo aver strapazzato ancora Federer (2011) e il serbo (2012) oltre al connazionale David Ferrer nel 2013. Nessuno era riuscito a vincere per cinque anni consecutivi a Bou de Boulogne. E con i quattro successi precedenti, come Paul Aymé tra il 1897 e il 1900 e Bjorn Borg tra il ’78 e l’81, Nadal ha portato a nove le coppe dei Moschettieri conquistate superando le 8 edizioni firmate da Max Décugis. Nessuno come lui a Parigi, nessuno come lui in uno dei quattro tornei maggiori, nell’era Open vinti al massimo sette volte dallo stesso tennista. La carta d’identità di Rafa recita Manacor, Mallorca, Spagna alla voce residenza. Ma nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare se avesse fatto scrivere Parigi, Ile-de-France, Francia. La caccia alla decima sulla sua terra è aperta.

Twitter: @andtundo

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