La lista Bojano Futura non è solo una questione politica che riguarda i circa 8000 abitanti del centro molisano di Bojano, ma diventa una cartina tornasole per una lettura globale della politica regionale e per certi versi anche nazionale. Succede che nel piccolo centro in provincia di Campobasso alle elezioni amministrative, tra le cinque liste in campo entrai in scena Marco Di Biase per correre alla carica di sindaco con una coalizione civica di centrosinistra, espressione del presidente regionale del Pd, Paolo di Laura Frattura.

Fin qui tutto nella normalità se non fosse che al momento della presentazione della lista di Di Biase si sia presentato come primo sottoscrittore e sostenitore il portavoce regionale di Forza Italia Giacomo Papa. Lo stesso avvocato Papa braccio destro dell’ex ministra Ncd alle politiche agricole alimentari e forestali, e attuale deputata di Forza Italia, Nunzia De Girolamo; con la quale è coinvolto nella affaire appalti e clientele dell’Asl di Benevento. La De Girolamo e Papa sono accusati di associazione a delinquere assieme ai  manager della sanità sannita in carica nell’estate del 2012.

Nonostante la sua figura di rilievo in Forza Italia Molise, Papa non ha esitato a sostenete un uomo del centrosinistra alle amministrative di Bojano. Una coincidenza che evidenzia l‘asse ormai consolidato in Molise tra Pd e Forza Italia che vede da un lato Frattura e dall’altro l’eurodeputato Aldo Patriciello, cognato del Presidente del Consiglio Regionale molisano e già più volte criticato per la sua vicinanza alla presidenza del dem Frattura. Lo stesso candidato Marco Di Biase, non è di primo pelo nella politica regionale. Difatti il suo attivismo politico emerge già nel 2013 a sostegno della coalizione civica di chiara espressione di centrosinistra Molise di Tutti. Un uomo che ha mosso i primi passi con il Governatore Pd e che ora si ritrova ad essere sostenuto dal portavoce di Forza Italia Giacomo Papa e di conseguenza anche dal commissario regionale del partito di Berlusconi, Nunzia De Girolamo.

Ma i giochi della politica molisana non finiscono qui. C’è l’ombra degli interessi legati alla sanità. Difatti il candidato Marco Di Biase, è il titolare della clinica privata di Bojano, Villa Ester; tra le poche strutture a non essere state toccate nella riorganizzazione sanitaria pianificata dal Governatore Frattura, che ha visto ingenti tagli alla sanità molisana. All’ospedale Cardarelli di Campobasso non esisterà più il reparto di Geriatria; stesso discorso per Oncologia affidata in esclusiva alla Fondazione Giovanni Paolo II sempre del capoluogo molisano, che diventa struttura pubblico-privata. Tutto questo avviene nonostante il pubblico eroghi attualmente il 60% delle prestazioni. E non è tutto. I presidii ospedalieri di Larino e Venafro sono stati cassati senza che nel frattempo venisse predisposta un minimo di struttura in grado di sostituirli sul territorio, tant’è che i cittadini di queste due città rimarranno persino senza il primo intervento. l

Il candidato battezzato da Pd-Fi sarà ostacolato a Bojano da Massimo Romano (ex consigliere regionale con il Governatore del Pdl, Michele Iorio combattuto nel suo stesso partito proprio da Aldo Patriciello) che oggi si candida nel piccolo comune con la civica Bojano Domani. Assieme a Romano cercheranno di sfilare la poltrona a Di Biase anche Alfonso Mainelli, con la Lista ‘Area Matese’, Gaetano Policella e il pentastellato Dario Patullo che scende in campo con il simbolo del Movimento Cinque Stelle.

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