Tronca ci ha trattato come rifiuti da spazzare via, vogliamo cancellare la sua delibera di soli sgomberi che non tiene in considerazione le disposizioni regionali in tema di emergenza abitativa”. Così i movimenti per la Casa commentano quanto accaduto in Campidoglio il giorno prima, gli scontri con la polizia e l’uso degli idranti. “Noi volevamo solo un incontro non lo scontro, le istituzioni che si barricano mostrano soltanto debolezza, è stato un esercizio di forza” dice Andrea Alzetta detto Tarzan di Action. Trovano una sponda nella Regione Lazio. Ieri sera nello stabile Inpdap occupato da Action in via Santa Croce in Gerusalemme, gli attivisti hanno incontrato il vicepresidente della Regione, Massimiliano Smeriglio (Sel), che ha consegnato una lettera inviata al commissario Paolo Tronca in cui si ricordano i fondi, circa 200 milioni di euro e le 600 case messe a disposizione del Comune di Roma per affrontare l’emergenza abitativa. “L’emergenza è reale, non se la sono inventata gli occupanti, non è questione di ordine pubblico, ma di politiche attive e concrete non solo per chi è in graduatoria da anni, ma anche verso chi ha occupato per necessità, non credo siano situazioni piacevoli” afferma Smeriglio. “Gli sgomberi non risolvono il problema, il disagio c’è, le immagini degli idranti in Campidoglio sono davvero brutte, oltre al danno fisico che si poteva arrecare alle persone c’è una questione di tenuta democratica” aggiunge. “Non siamo delinquenti, non siamo illegali, illegali sono i politici che, come dimostra il caso affittopoli, danno case agli amici degli amici e non agli ultimi. Noi occupiamo immobili vuoti e abbandonati non le case popolari” ci dicono i militanti in sciopero della fame da giorni. “Non ci bastano le dichiarazioni, vogliamo le chiavi, qui c’è gente disperata, 20mila famiglie senza un tetto, non si può nascondere il problema sotto il tappeto, questo sarà un macigno per il prossimo sindaco di Roma” chiosa Tarzan

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